[Qui in francese, qui dal blog Attaque (testo con foto)]
Secondo France Bleu (in data 1 aprile 2020):
È la prima volta che gli uffici del SPIP, service pénitentiaire d’insertion et de probation, [ndt: servizio penitenziario d’inserimento e di probazione] della Somme sono bersaglio di un attacco simile. Nella notte fra martedì e mercoledì, verso le 3.30 del mattino, uno o più individui hanno dato fuoco a diversi veicoli.
I veicoli erano posteggiati in un parcheggio privato, nel retro degli uffici. Due furgoni che permettevano di portare i detenuti al palazzo di giustizia sono bruciati. Cinque macchine che permettevano agli agenti di raggiungere i detenuti sottoposti a misure alternative, ad esempio in libertà condizionale, sono state anch’esse distrutte. […]
“A morte la giustizia, a morte la galera, a morte lo Stato, a morte” sono le tag in vernice nera lasciate sui muri del parcheggio. Delle scritte firmate con una A, simbolo del movimento anarchico. Ma il procuratore di Amiens si mostra prudente. Niente per il momento sembra confermare questa pista. Alexandre de Bosschère, secondo cui questo attacco è prima di tutto simbolico: “non è il SPIP in sé ad essere preso di mira, bensì la giustizia, lo Stato”.
È stata aperta un’inchiesta e vengono usate le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Ma per il sindacato Force Ouvrière [ndt: Forza Operaia], l’individuo o gli individui sarebbero passati dal retro degli edifici. Una semplice barriera protegge l’entrata del parcheggio mentre davanti, di fronte alla prigione, la pesante porta bianca è posta sotto videosorveglianza.
E secondo France Info:
[…] Nella notte fra martedì e mercoledì, verso le 3.20, verosimilmente più individui si introducono nel parcheggio del service pénitentiaire d’insertion et de probation (SPIP), prima di tutto vengono incendiate tre macchine. Poi viene dato fuoco a due furgoni cellulari, dei veicoli che servono alle trasferte dei detenuti. In seguito viene preso di mira l’edificio, viene rotta una finestra, si riscontra un principio di incendio, che molto fortunatamente, non s’è propagato a tutto l’edificio. In quel momento scatta un’allarme di emergenza, che provoca la fuga del o degli autori, e l’arrivo sul posto del guardino che non potrà che constatare i danni. […]