Su Le Monde del 28 dicembre 1948 compare l’articolo di Dominique Dubarle, cronista scientifico, fisico e padre domenicano, intitolato “Verso una macchina per governare”, una recensione a Cybernetics di Wieneer appena pubblicato.
Le macchine informatiche sono presentate da Padre Dubarle come «i primi sostituti del cervello umano» che permetteranno finalmente di colmare le lacune dell’intelligenza sensibile e di governare in modo più efficace. In un sol colpo apre all’applicazione sociale dell’informatica e al declassamento del cervello rispetto alle macchine.
Squalificato da qualcosa da lui stesso creato, l’umano impefetto e biologicamente limitato, perde il suo prestigio.
Si domanda infatti Dubarle: «Non si potrebbe concepire un’apparecchiatura di Stato che ricopra l’intero sistema di decisioni politiche, sia in un regime di pluralità di Stati che si dividono le terre, sia in un regime apparentemente più semplice, di un governo unico per il pianeta? Oggi nulla impedisce di pensarlo. Possiamo sognare un tempo in cui una macchina per governare giungerà a supplire – nel bene o nel male, chissà? – l’insufficienza oggi evidente delle teste e delle apparecchiature abituali della politica».
Riferimenti Episodio 10
• The Ex & Tom Cora, Batium (Scrabbling At The Lock, 1991)
• Rupert Sanders, Ghost in the Shell (2017)
• Catharsis, Passion… (Passion, 1999)
• Ennio Morricone, Il buono, il brutto, il cattivo (Sergio Leone, 1966)
• Smokey Bandits, Smoke From The Attic (Debut, 2010)
• Dottor Thomas Cowan – https://www.youtube.com/watch?v=00I7675Q2oQ
• Monty Python, “Il miracolo della nascita” (Il senso della vita, 1983)
• VODAFONE e 5G: John Wizards, Finally/Jet Up e Tet Lek Schrempf (John Wizards, 2013)
• Paola Pisano (Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione): Têtes Raides, Bibliothèque I (Gratte Poil, 2000)
• Son de la barricada (testo)
https://lanavedeifolli.noblogs.org/