In seguito al decreto sulla fine del lockdown, il carcere di Piacenza ha attivato nuovamente i colloqui nella forma: solo un’ora al mese, un solo adulto per volta, distanza di due metri tra detenuta e familiare/amica, mascherine e, per finire, plexiglass in mezzo e divieto di contatto. Neppure un abbraccio o un bacio per salutarsi. Comprensibilmente, Natascia ha preferito scegliere di continuare a vedere familiari e amici via Skype di tanto in tanto, piuttosto che la farsa del vis à vis a due metri di distanza attraverso un plexiglass e con il divieto assoluto di contatto.
Il saluto che compagne, compagni e solidali hanno fatto martedì scorso fuori dal carcere di Piacenza è stato finalmente sentito anche dalla sezione dove si trova Natascia, in AS3, dove ci sono le celle più interne e quindi più lontane rispetto al muro di recinzione del carcere. Natascia e le altre detenute hanno urlato e provato a rispondere, sperando di essere riuscite a farsi sentire a loro volta.
Dopo il passaggio della sua sezione da regime aperto a regime chiuso – ufficialmente come misura per via dell’emergenza sanitaria – il clima è cambiato. Ormai è chiaro a tutte che la scusa sanitaria altro non era che una presa in giro e che non hanno alcuna intenzione di ripristinare il regime aperto, visto che hanno saputo che il resto del carcere è sempre rimasto a regime aperto.
Elena e Nicole, recentemente arrestate insieme ad altri cinque compagni e compagne, si trovano anche loro nel carcere di Piacenza, ma sono in “isolamento sanitario” e quindi le ha solo incrociate. Se pur triste e arrabbiata per il loro (e gli altri) arresti, non vede l’ora di poterle incontrare.
Il 27 maggio avrà luogo l’appello al tribunale del riesame, in cui la difesa chiederà nuovamente la revoca della misura cautelare in carcere per Natascia.
Nel frattempo, Natascia e Beppe sono in carcere da oltre un anno, in attesa di processo.
A causa del lockdown, in questi ultimi mesi non c’è stata la possibilità di organizzare benefit per sostenere economicamente Natascia e Beppe (così come tutti gli altri compagni e compagne in carcere). Ogni contributo sarà quindi molto apprezzato. Per darci una mano a sostenere le spese legali e detentive di Natascia e Beppe potete usare le seguenti coordinate:
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intestata a Vanessa Ferrara
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intestata a Ilaria Benedetta Pasini
n° 5333 1710 8931 9699
IBAN: IT43K3608105138213368613377
RICORDIAMO INOLTRE GLI INDIRIZZI PER SCRIVERE A NATASCIA E BEPPE
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STRADA DELLE NOVATE 65
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