Tratto da https://attaque.noblogs.org/post/2020/04/10/bologne-italie-action-individuelle-feministe/
In questi tempi di epidemia, l’azione individuale, ma non individualista, è utile.
Se, per una passeggiata da soli, si rischia un reclamo, tanto vale approfittarne… Bologna, 25 marzo 2020.
Abbiamo danneggiato alcuni sportelli bancomat di Unicredit, una delle banche che finanziano la guerra.
L’industria degli armamenti non si è nemmeno fermata durante la pandemia. Naturalmente lo Stato considera la guerra una necessità fondamentale.
Questa pandemia è il risultato della devastazione e dei saccheggi contro l’ambiente e le altre specie animali, da uomo a uomo e, a monte, da uomo a donna.
La campagna #iorestoacasa [lit. “Sto a casa”, una campagna statale per tenere la popolazione italiana confinata.], imposta dallo Stato stesso, è il frutto della violenza patriarcale e non può che creare altra violenza patriarcale.
Il braccio armato dello Stato, in nome della “salute”, sta colpendo i senzatetto, i lavoratori precari, il settore dell’assistenza agli anziani [in cui quasi tutti sono donne, molto spesso senza documenti.], gli operai, le persone rinchiuse nelle carceri e nei centri di detenzione amministrativa, ma soprattutto sta colpendo le donne, rinchiuse in casa con i loro oppressori, e gravate da tutto il lavoro quotidiano che ne consegue.
Per ogni violenza patriarcale esacerbata da queste misure, rispondiamo tutti!
Solidarietà con gli scioperi e con chi si ribella!