Venerdì 27 marzo 2020 il Carcere di Alta Sicurezza, ha sospeso a tempo indeterminato le visite e la corrispondenza, lasciando praticamente completamente isolati i diversi prigionierx che si trovano ostaggi dello Stato.
Non possiamo comprendere queste misure in modo diverso da un’azione repressiva, che lungi dal cercare una “quarantena” o misure sanitarie, lasciando i nostrx compagnx prigionierx in balia dei loro carcerieri senza la possibilità di comunicazione e ricevere elementi di base per igiene e sussistenza.
Ricordiamo che in questa prigione ci sono prigionieri rapiti e sequestrati, scontanodo sentenze come Juan Aliste, Marcelo Villarroel, Juan Flores, Joaquín García, Mauricio Hernandez Norambuena e alcuni prigionieri della rivolta.
Oggi i cittadini ottengono “permessi di transito” per fare il pieno nei supermercati e andare a produrre, anche nei comuni con quarantena totale.
Non accettiamo questo isolamento totale travestito da misura sanitaria!
Non permetteremo ai nostri compagni di essere sepolti in prigione!