Nella mattinata di ieri, 25 aprile, abbiamo violato le misure di quarantena imposte a causa
dell’emergenza Coronavirus.
Ci siamo radunati alle case popolari di Via Fiorentina per redistribuire pane, un bene di prima necessità che, ogni giorno, a tonnellate finisce nella spazzatura a causa di assurde regole di mercato.
Lo abbiamo fatto scegliendo in autonomia i nostri livelli di sicurezza,
individuali e collettivi.
Lo abbiamo fatto per necessità: mentre infatti lo Stato ci impone
l’isolamento, la nostra fame non può che aumentare. I nostri portafogli sono sempre più vuoti: alcuni di noi sono precari, altri lavoravano in nero, altri non hanno ancora ricevuto il miserevole contributo di cassa integrazione. Nel frattempo però, arrivano le
bollette, ci sono gli affitti da pagare e, come non bastasse, gli sciacalli
della grande distribuzione aumentano i prezzi.
Lo abbiamo fatto per spezzare la narrazione romantica della quarantena. Sì, queste misure di arresti domiciliari ci stanno strette.
Non #restiamo a casa tranquilli, perché non viviamo in ville scintillanti, ma in piccoli appartamenti di città. Perché abbiamo bisogno di una rete sociale concreta, non di una rete virtuale dove regna la noia e la solitudine. Perché siamo stanchi di essere multati, fermati, rincorsi, interrogati dalla polizia.
Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo perché sappiamo che non andrà tutto bene. La crisi generata da questa emergenza la pagheremo noi, come al solito. Il divario fra ricchi e poveri infatti non potrà che aumentare. Il Governo e i suoi burattini cercano di tranquillizzarci invitandoci ad esporre tricolori e a cantare l’inno nazionale, ma noi sappiamo che non siamo tutti sulla stessa barca.
Non lo siamo MAI stati.
Pensiamo sia importante fare rete fra sfruttati e oppressi. Per autorganizzarsi ora e anche in futuro, per mettere in atto pratiche di mutuo-aiuto, ma anche per alimentare la protesta sociale. Non ci interessa tornare a normalità vecchie o nuove. Se miseria e sfruttamento saranno pane quotidiano, la normalità sarà sempre un problema!
RIAPPROPRIAMOCI DI CIO’ DI CUI ABBIAMO BISOGNO
PRENDIAMOCI CIO’ CHE CI HANNO TOLTO!
SOLIDALI CON CHI E’ STATO FERMATO, MULTATO E
PICCHIATO DALLA POLIZIA IL 25 APRILE A MILANO,
NAPOLI E CAGLIARI
Pisa Brigante,
fine aprile 2020