A Minneapolis le proteste per l’ennesimo assasinio razzista da parte della polizia hanno superato la prima giornata. Ad oggi, 29 maggio, sono migliaia le persone scese in strada. Sono stati saccheggiati diversi negozi, incendiato un complesso di appartamenti da 30 milioni di dollari e nella notte appena trascorsa una stazione di polizia è stata circondata da miglia di arrabbiati . La stazione è quindi stata abbandonata perché le guardie, visto lo stato d’assedio nel quale si trovavano, non potevano garantire la difesa della stazione come della propria vita. A quel punto, qualche amante del fuoco, è entrato nella stazione appiccando diversi incendi nell’euforia generale.
Le proteste si sono estese a Memphis e Los Angeles come in molte altre parti degli Stati Uniti, tra cui New York dove sono state arrestate 70 persone.
È stato dichiarato lo stato di emergenza, cinquecento soldati sono stati mobilitati, molti negozi -probabilmente la maggior parte- sono stati barricati e ameno una troupe televisive è stata arrestata perché il governo statunitense non gradisce la diffusione delle immagini dei rivoltosi. Mentre Trump afferma che si deve sparare sui saccheggiatori e che l’esercito è pronto a prendere in mano la situazione, pare che alcuni suprematisti bianchi abbiano lanciato delle molotov sulla folla. Comunque troppo poco per placare la rabbia che sta esplodendo in tutti gli Stati Uniti.
Quì un articolo più esaustivo.
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