Genova – “Resto a casa”, ma fuori città. E i ladri puntano le abitazioni vuote e i negozi chiusi

Le strade deserte possono facilitare gli spostamenti dei malviventi, furti anche nelle villette con i proprietari dentro

Genova – «C’è un fronte su cui è necessario vigilare: le prime case svuotate da chi è andato altrove a trascorrere questi giorni così complessi e i negozi chiusi dopo il decreto del governo. Alcuni interventi per furti, messi a segno o tentati, sono stati già fatti e con tutta la gente chiusa nelle proprie abitazioni e così poco passaggio in strada, certe incursioni potrebbero essere più facili. Ma tutte quelle compiute in questi giorni, si scopriranno solo quando si tornerà alla normalità e quegli immobili verranno riaperti».

A raccontare questo fenomeno è un investigatore delle forze dell’ordine. I reati commessi – o meglio segnalati – in città sono in drastico calo da almeno una settimana. Ma quando l’emergenza finirà, torneranno nelle loro residenze coloro che hanno scelto la seconda casa al mare o in campagna per lasciar correre questo tempo difficile. E potrebbero scoprire di essere stati derubati dai ladri.

Un discorso che vale, appunto, anche per gli esercizi commerciali e le attività la cui apertura non è stata garantita dal decreto del presidente Giuseppe Conte. Alcuni tentativi di effrazione si sono registrati nel centro città e nei vicoli, con i ladri che, anche quando sono riusciti a penetrare nell’attività presa d’assalto, non hanno trovato nulla da rubare. Questi casi sono stati segnalati al commissariato Centro. E non si esclude che a compiere questi tentativi, infruttuosi visto che molti commercianti costretti alla chiusura non hanno lasciato nulla di valore all’interno dei loro esercizi, potrebbero essere stati soggetti tossicodipendenti o comunque sbandati.

 

“Resto a casa”, ma fuori città. E i ladri puntano le abitazioni vuote e i negozi chiusi