A nizza, prove di tecnototalitarismo: droni con degli altoparlanti invitano le persone a rientrare nelle proprie abitazioni di reclusione. Al momento vengono manovrati in remoto, ma a breve voleranno in autonomia riconoscendo, tramite software, comportamenti sospetti e fuorilegge.
Assieme a questi possiamo immaginare a breve i droni armati, di taser o, meglio pistola. Così se ai nostri sceriffi volanti dovesse partire un colpo nessuno ci potrà più annoiare con i soliti discorsi sulla violenza degli sbirri e le morti di stato.
Si tratterà di un errore software..