Racconto in prima persona di quanto accaduto il 28 nel terzo distretto a Minneapolis

Quando sono arrivato nel pomeriggio al terzo distretto, l’atmosfera era gioviale, mentre migliaia di persone si rilassavano intorno al fuoco di un’auto in fiamme nel centro commerciale Target, ormai devastato. Sullo sfondo una cascata che sgorgava dallo scheletro carbonizzato di un enorme complesso residenziale a due piani incendiato, la gente festeggiava per ciò che era accaduto e per quanto fosse surreale l’intera situazione. Veicoli stracolmi di gente che si sporgevano dai finestrini attraverso il parcheggio del Target gridando “Fanculo 12!”, e cantando a squarciagola “Fanculo la polizia” di Lil Boosie – una canzone che è diventata comune nella cultura ribelle del Midwest.

Mentre il sole tramontava, è ri-prevalsa la rabbia, ed è iniziato il terzo assedio della stazione di polizia. Alla fine, l’edificio è stato sfondato e i rivoltosi sono entrati. In un ultimo tentativo di tenere il loro territorio, i maiali si sono rintanati vigliaccamente nel retro della stazione di polizia lanciando gas lacrimogeni contro la folla di ribelli inferociti. Esasperata e in vena di combattere, la gente libera del nord ha colpito il nemico (non equipaggiato a sufficienza) alle spalle e ha fatto degli scudi con le protezioni di legno compensato così da sopraffarre lentamente i porci. Con le munizioni che probabilmente si stavano esaurendo e senza opzioni a parte una ritirata strategica, ma in ogni caso patetica, non rimaneva nulla che potesse impedire la conquista. La stazione è stata presa.

Mentre le fiamme di un edificio di due piani a circa un isolato di distanza toccavano il cielo, il terzo distretto è diventata una piñata. Le sue recinzioni sono state abbattute mentre la struttura veniva distrutta; la parte anteriore è stata incendiata, le fiamme di 20 piedi rendevano evidente la vittoria. A questo punto i rivoltosi sono entrati in quella che posso descrivere come una frenesia estatica, poiché un rancore vecchio di decenni è stato cancellato e con questo il dolore che la sua facciata rappresentava. Mentre migliaia di persone si sedevano e guardavano bruciare questo schifo, non potevo fare a meno di pensare alle generazioni di persone tormentate, torturate e/o assassinate dai subumani che camminavano nei corridoi di questo distretto. La precisione di questo atto di giustizia vigilante trasudava dal vetriolo e dalla furia della vendetta ancestrale.

A questo punto, i rivoltosi hanno fatto irruzione nella parte posteriore del distretto che non era in fiamme – è un edificio molto lungo – e hanno iniziato a saccheggiarlo in cerca di armi, giubbotti antiproiettile, munizioni e altri oggetti utili. Si diceva in giro che i rivoltosi stessero cercando di incendiare la metà posteriore dell’edificio, ma sospetto che in realtà si stessero occupando di tutti i beni da saccheggiare. Alcune persone si sono prese la briga di appiccare un bell’incendio di rifiuti nel parcheggio, mentre la gente guardava con ammirazione lo spettacolo. Contemporaneamente, un altro edificio è stato incendiato in fondo alla strada, non posso confermare quale fosse, anche se ho potuto vedere le fiamme in lontananza.

I primi colpi d’arma da fuoco della notte si sono uditi mentre qualche patriota sembrava utilizzare un’arma semi-automatica sparando al cielo mentre blaterava stronzate tipo “blah blah blah 1776… blah blah blah non ci sottometteremo al Nuovo Ordine Mondiale…”. All’inizio questo ha scosso la gente, come fanno solitamente gli spari, ma alla fine è diventato evidente che questi pazzi erano per lo più alla ricerca di un sound-bite fresco e di un gesto simbolico da trasmettere sui social media o qualche cagata simile. Uno dei fottutissimi bastardi sembrava trasmettere le sue azioni ai suoi seguaci. Dopo aver gonfiato il petto per qualche minuto, se ne sono andati.

Più o meno in questa fase la gente ha iniziato a riferire che la Guardia Nazionale si stava muovendo per riprendere il terzo distretto. Questo ha avuto un effetto tangibile sull’umore del 10% della gente (soprattutto per tutti gli spari che si sentivano dai quartieri circostanti), ma tutti gli altri sembravano per lo più tranquilli. Alcuni hanno continuato a costruire barricate di fuoco, altri hanno saccheggiato Arby’s (e alla fine gli hanno dato fuoco), altri hanno ballato sopra e intorno alle auto che sfrecciavano sul Meek Mill, mentre selvaggi motorizzati facevano burnout e trucchi da duri ovunque trovassero lo spazio. Se dovessi dire che sensazione mi ha dato quel momento, direi che era una via di mezzo tra Fast and Furious (senza contare quella merda di Tokyo Drift) e lo spirito di Ferguson.

Anche se posso riportare con maggior precisione gli avvenimenti intorno al 3° distretto, l’intera Twin Cities [Per Twin Cities si intendono Minneapolis e Saint Paul, città distinte anche se adiacenti e costituenti un’unica area metropolitana, ndt] è stata saccheggiata. H&M in Uptown è stato saccheggiato, la gente si è data a riots e saccheggi nel centro di Minneapolis, e dopo una giornata di devastazione del centro commerciale a Midway, i rivoltosi hanno continuato a fare lo stesso in altre zone di Saint Paul. Questo breve resoconto non riporta i racconti dei saccheggi più modesti e l’aumento enorme di azioni criminali in entrambe le città a causa dei molti che probabilmente si sono resi conto che se i maiali non possono proteggere un misero distretto senza chiamare la Guardia Nazionale, la situazione è chiaramente oltre le loro capacità e non possono semplicemente essere ovunque.

Mentre preparavo le cose per la notte, la distruzione sembrava andare avanti veloce con i presunti incendi dolosi in entrambe le Twin Cities e le segnalazioni di persone che si concentravano sul primo e/o sul quarto distretto (o sui quattro), mentre il quinto si diceva che fosse completamente abbandonato. È difficile sintetizzare in pixel l’energia della battaglia per il 3° distretto. Immagino che avreste dovuto esserci. L’attuale paesaggio intorno al lago St. ricorda le scene di Escape from L.A. (Fuga da Los Angeles), con 5-10 isolati di Minneapolis in fiamme o distrutti, quasi senza polizia o la speranza di una tregua dall’insaziabile danza di guerra. Se lo spirito di quella notte è un’indicazione di ciò che verrà, dubito seriamente che gli arresti degli assassini di Floyd o della Guardia Nazionale riusciranno in qualche modo a placare la rabbia della gente. Si tratta di pareggiare i conti in un momento in cui ci sono molti più motivi per pareggiare i conti.

La vittoria spirituale e strategica nel devastare e saccheggiare il terzo distretto è incalcolabile e il potere simbolico scatenato da ciò che sarà possibile fare nelle rivolte future è a dir poco incredibile.

Le stazioni di polizia POSSONO essere conquistate.
Lo Stato PUÒ essere piegato dalla nostra volontà.

Viva l’anarchia e il popolo libero del nord!

 

https://anarchistnews.org/content/battle-3rd-precinct-personal-account