Czaravirus…situazione in Russia

Putin è scomparso per quasi due settimane. Poi ha iniziato ad apparire sullo schermo della TV e ha detto qualcosa di incomprensibile. Per il regime russo, questa è una cattiva notizia,
perché Putin, anche quando appare sullo schermo, mostra debolezza e si comporta in modo incerto. Quando lo zar russo si comporta così, provoca il rifiuto di tutti, anche dei più alti funzionari.
L’intera situazione, con lo sconcertante ed occasionalmente scomparso zar Putin, mi ha ricordato la situazione dopo il 22 giugno 1941. In questo giorno,
la Wehrmacht attaccò l’Unione Sovietica e schienò l’Armata Rossa, uccidendo o catturando 3 milioni di soldati in pochi mesi. A quel tempo, Stalin scomparve fino al 3 luglio

Putin ha detto che le persone dovrebbero rimanere a casa, e allo stesso tempo riceveranno un salario. Ma non ha imposto a livello centrale alcun divieto di andare a lavorare.
E inoltre, non ha introdotto un sistema che obbliga le imprese a pagare i salari. Quello che ha detto erano solo parole. Così gli uomini d’affari hanno detto che non gli importa di quello che dice Putin.
O lavori, o ti congediamo. Milioni di persone continuano a lavorare a Mosca e in altre città.

Putin ha lasciato una serie di importanti decisioni sulla quarantena alla discrezione delle regioni.
Anche questo è un brutto segno per il Cremlino.
L’indebolimento del centro è accompagnato dal rafforzamento delle regioni che hanno ricevuto poteri speciali per misure anticrisi. In linea di principio,
entrambi i processi sono correlati ed entrambi indicano lo sviluppo di crepe nella fondazione del sistema e la minaccia di feudalizzazione tuttavia, ora non vi è alcuna richiesta per il crollo dello Stato.
Così i governatori regionali hanno assunto il compito.
In alcune regioni, la quarantena è solo introdotta leggermente.
Nella Repubblica del Caucaso settentrionale dell’Inguscezia, la popolazione si è rifiutata di rispettare la quarantena a causa del fatto che la gente non ha soldi.
Le persone si muovono liberamente nelle città e nelle città, lavorano, comprano cibo ai mercati e celebrano matrimoni.
Questo ha portato ad un aumento del contagio, ora in Inguscezia ogni giorno decine di persone sono ammesse
A Mosca la situazione è strana. Il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin ha introdotto speciali password elettroniche per coloro che vogliono prendere la metropolitana per lavorare
(è necessario ottenere tale password presso il comune della città o un dal vostro capo sul posto di lavoro). È stato suggerito che in futuro le persone dovranno inserire password speciali se si vuole
lasciare la casa per andare a comprare il cibo, ma questo è ancora in discussione. Tuttavia, l’introduzione di pass elettronici ha portato immediatamente al disastro. Poiché nessuno paga i salari alla maggior parte
dei moscoviti, milioni di persone devono continuare a lavorare. Caffè, ristoranti e negozi non alimentari sono chiusi, ma molte aziende sono aperte.
All’inizio di mercoledì (15 aprile) mattina, circa 1 milione di moscoviti si è recato a 330 stazioni della metropolitana. Ad ogni stazione la polizia era in attesa.
Da quanto posso vedere, c’è una crescente rabbia pubblica contro il regime da un lato, e la paura della malattia dall’altro. Questo è uno scenario negativo anche per il governo.

Così in Russia possiamo vedere

А) Indebolimento del potere centrale del Cremlino

B) Rafforzamento del potere dei governi regionali

C) Crescita dell’irritazione e della rabbia pubblica.

Il 20 aprile c’è stata una rivolta nella Repubblica dell’Ossezia del Caucaso Settentrionale (un soggetto della Federazione Russa abitato da un popolo chiamato Osseti;
sono principalmente cristiani e parlano una lingua vicina al Farsi). Le autorità dell’Ossezia hanno taciuto sul numero reale di casi di coronavirus e hanno organizzato
male il processo di ospedalizzazione e trattamento. Come risultato,
le masse di persone iniziarono a affollarsi al centro di Vladikavkaz (la capitale dell’Ossezia) e
avanzare richieste al governo per risolvere la situazione. https://www.facebook.com/100000508025633/videos/3605409226152643/
Come previsto, il mese dell’autoisolamento, che ha lasciato migliaia, se non milioni di persone senza mezzi di sussistenza, ha provocato il malcontento di massa.
Il giorno del 20 aprile è diventato un punto di svolta. Gli abitanti di Vladikavkaz in Ossezia sono andati alla manifestazione, alcuni della polizia si sono rifiutati di disperdere i manifestanti.
I manifestanti iniziarono a lanciare pietre contro le guardie rimanenti. Tuttavia, la polizia di Vladikavkaz traccia le auto dei manifestanti, per poi arrestare le persone sulla strada.

Nel frattempo, in altre città le proteste hanno avuto luogo su internet. A Rostov-on-Don, un auto-isolato raduno si è tenuto a Yandexmaps. La gente ha scritto le richieste per una dichiarazione di emergenza
(in questo caso, chiedendo che il governo sia obbligato a pagare i soldi per coloro che hanno perso il lavoro e le imprese), alcuni chiedono anche il rovesciamento del governo.

Tuttavia, la monarchia russa può essere molto stabile nonostante tutto, in condizioni di paura e passività della popolazione. Ma chiaramente alcune persone stanno cominciando a non essere così passivi.

dialectical delinquents

Francia – Esplode ancora la rabbia delle banlieue

Nella periferia parigina di Villeneuve-la-Garenne all’alba di stamane, viene ferito un trentenne da una macchina degli sbirri in borghese ed esplode la rabbia degli abitanti della banlieue.

Lo stato francese, con il pretesto di scovare violatori delle misure restrittive, intensifica e inasprisce i controlli nelle zone periferiche delle città.

Oltre a quella banlieu parigina, in solidarietà, altri attacchi alla polizia sono avvenuti in molte periferie francesi: Aulnay-sous-Bois, Evry, Fontenay, Toulouse et Strasbourg.

 

Grosseto – Volantinaggio tra le file dei supermercati

Un paio di giorni fa siamo andate a fare la spesa e dato che avremmo dovuto passare del tempo in coda davanti ai supermercati (unici luoghi di socialità “leggitima”) abbiamo pensato di portarci un po’ di volantini formato A5 da distribuire (con guanti e mascherine per evitare la graticola) e qualcun’altro in formato A4 da appiccicare in punti strategici nei dintorni.

In fondo ai volantini abbiamo scritto una mail per essere eventualemente contattate.

Condividiamo l’iniziativa perchè ci è parsa una buona pratica, facilmente riproducibile.

La gente passa parecchio tempo in fila, solitamente immersa nello smartphone, chissà mai che la lettura della carta stampata non torni ad essere contagiosa.

volantino A4

volantino A5

Barcelone (Espagne) – Briser solidairement le confinement

Traduit du catalan de Indymedia Barcelone, 03 abr 2020
Nous avons fait des tags devant Wad Ras pour saluer les prisonnières qui restent enfermées dans cette prison. Wad Ras est une prison où sous prétexte du Coronavirus des mesures restrictives ont été prises contre les détenues, mais pas les mesures sanitaires suffisantes pour prévenir les contagions des matons envers les prisonnier-e-s. La situation à l’intérieur est encore plus dure. Comme dans le reste des prisons de l’État.

Nous avions envie de les saluer. Pour donner du courage à celles qui sont à l’intérieur.

Et parce qu’il semblait impossible de faire des tags devant une prison dans cette situation où il est obligatoire de se confiner et illégal de sortir dans la rue. Cette situation où la présence policière dans les rues est parfois asphyxiante et renforcée par les gens qui dénoncent de leurs balcons les comportements en dehors de la légalité imposée par le gouvernement.

Il semble impossible de faire des choses interdites, mais cela ne l’est pas. Et de le faire sans qu’il ne se passe rien, et cela nous permet de briser le globe asphyxiant qui nous enserre la tête durant ces jours.

Nous prenons au sérieux cette alerte médicale. Comme la souffrance qu’elle génère chez beaucoup de gens (subissant la maladie ou pas). Nous sortons en prenant des précautions, mais nous sortons. De la même manière que sortent tant d’autres personnes pour se donner un coup de main les unes les autres, pour travailler, parce qu’elles n’en peuvent plus de rester à la maison ou parce qu’elles en ont besoin. Éviter la contagion est important, mais affronter ensemble la misère et la souffrance que génèrent le capitalisme, le patriarcat et le racisme dans cette situation, aussi.

Vous nous avez montré quoi faire, que les envies de révolte se propagent et pas le coronavirus !!*
Salut!!

* Ndt: La prison de Wad Ras a connu des tensions, notamment suite à la suppression des parloirs, deux prisonnières considérées comme “meneuses” ont été transférées sans préavis.

 

Barcelone (Espagne) : briser solidairement le confinement

Baugé-en-Anjou (Maine-et-Loire) – Les confineurs en perdent leurs moyens

Baugé : Un véhicule de la police municipale incendié par des contrevenants en raison des mesures de confinement
un site policier, 4 avril 2020

Les faits se sont déroulés dans la nuit du 1er avril, à Baugé-en-Anjou dans le Maine-et-Loire. Les gendarmes de la communauté de brigades de Noyant, Vernantes et Baugé se sont fait accompagner par ceux du peloton de surveillance et d’intervention (Psig) de Saumur pour mettre fin à des nuisances à Baugé.

Des jeunes à Scooter pratiquaient du rodéo sauvage alors que le pays est en plein confinement. Ils ont été verbalisé pour ce rodéo, pour outrages et pour le non-respect du confinement. Alors que l’affaire aurait dû s’arrêter là, dans la nuit, un véhicule de la police municipale à subitement pris feu.

L’enquête a été rapide, grâce à la vidéosurveillance. Elle a permis d’identifier les deux hommes verbalisés quelques heures avant. Ils seront interpellés et jugés en comparution immédiate à Saumur.

L’un âgé de 34 ans a été condamné à deux ans de prison dont un ferme, ainsi qu’une amende de 1.200 euros pour non-respect du confinement en réitération. Son partenaire âgé d’une trentaine d’années a été condamné à un an de prison dont quatre mois fermes et 1.000 euros d’amende pour les mêmes raisons.

Baugé-en-Anjou. Deux ans de prison dont un avec sursis pour l’auteur de l’incendie de la voiture
Le Courrier de l’Ouest, 3 avril 2020 (extrait)

La période de confinement n’est pas sans provoquer des tensions. Dans la nuit de mercredi à jeudi, c’est un véhicule qui a pris feu place de l’Europe à Baugé. Il s’agit de la voiture du policier municipal.

Les raisons demeurent obscures même si les auteurs de l’incendie ont été interpellés et sont passés rapidement devant le juge. La procédure de comparution immédiate a fonctionné aussitôt après leur garde à vue. Ce sont deux individus qui ont commis les faits mercredi vers 22 h 30. Un sapeur-pompier a repéré l’incendie et appelé aussitôt le SDIS. À 22 h 55, le maire était sur place et en même temps arrivaient les gendarmes.

« À 23 h 15 on visionnait les images des caméras de surveillance sur réquisition de la gendarmerie ; jeudi matin, les auteurs des faits étaient interpellés (…) » souligne Philippe Chalopin, le maire de Baugé-en-Anjou. « Les deux personnes sont passées en jugement ce vendredi après-midi, l’auteur majeur des faits a obtenu une peine de deux ans de prison dont un an avec sursis. J’attends maintenant la position du Parquet qui avait demandé plus : six ans pour l’un, quatre ans pour l’autre. En tout cas, il y a déjà une peine importante« .(…)

 

https://demesure.noblogs.org/archives/781

Grenoble (Isère) – Pas de routine pour les confineurs

Tir de mortier, voiture de police percutée : nuit très agitée pour la police grenobloise
France Bleu, 5 avril 2020

Les policiers nationaux de Grenoble auraient préféré une soirée de routine, sans faits marquants à gérer. Hier soir, c’est tout le contraire qui s’est déroulé à Grenoble. Appelés pour des jets de pétards et des arbres en feu au parc Jean Verlhac, ils ont été ciblés par un tir de mortier à leur arrivée. Plus tard, un homme a refusé d’obtempérer lors d’un contrôle et a percuté le véhicule des policiers.

Les policiers sont appelés en début de soirée, vers 21h30, pour des jets de gros pétards et des arbres incendiés dans le parc Jean Verlhac à Grenoble. A l’arrivée des fonctionnaires de police sur place, ils sont rapidement la cible d’un tir de mortier, qui ne fera aucun blessé, à plus de 50m de distance.(…)

Plus tard dans la soirée, aux alentours de 22h30, une équipe de police va pour contrôler un homme de 32 ans en voiture sur le cour Jean-Jaurès. L’individu refuse et fonce en direction du véhicule des policiers, à l’arrêt au moment des faits. L’avant de la voiture est totalement enfoncé et il n’y a aucun blessé.

Il est rapidement interpellé, puis placé en garde à vue pour dégradation volontaire de bien public, défaut de permis de conduire et refus d’obtempérer.

Grenoble (Isère) : pas de routine pour les confineurs

In may. let’s play: a call to conflict

Here we can easely realise that the hydroalcoholic gel can be used as hand disinfectant but also to start a fire.
In other terms : that we don’t need the state guidelines to take care of our friends, and, once we have done with the survival thing, we have nothing better to do than going out searching for evil plans. More than ever we need revenge and true friendships.

Now that we are stuck into this futuristic system, our only solution is to declare war to normality, if we don’t want to die in a aseptic boredom.

We face a dual movement. On one side it seems that the power never has been so strong, winning the compliant citizen’s hearts and minds. On the other hand, it seems that it never had to manage such a complex situation (at least since we are born).

Therefore, we can maybe conclude with two things :

First of all, it is not about waiting for any masses that would wake up to confront it.

Secondly it’s look like just the good moment to attack.

The good moment here doesn’t mean the ONLY good moment. It’s always the good moment to fight.
No, good moment here means that our opponent is totally busy with other things, and we cannot know what are exactly the consequences of our action (in such unprecedented situation), neither if we will have an other opportunity soon.

It looks like an interesting wager for all the ennemies of the power. To seize the opportunity and see what can happen.

Now that the control forces who canvass the territory with vehicles, drones or just by foot have never been so in the place and overworked, what could happen if they were threatened inside their fortress, death threats with spray bomb ? Regularly attacked by some stones/cocktails/fireworks/firecrackers in the middle of the night during their sleep ? If they were ambush during their patrol ?

Now that the cages are chock full and that we slowly die behind the bars, what could happen if the cars’guards would unfortunately meet a screwdriver/hammer/fire starter ? If the people who lock up and guard, already under constant pressure, were hit and beat coming back home ?

Now that almost everyone work/study/share/relax/learn/rebel/have sex/… in front of a screen, what could happen if some easily accessible fiber optic cables were sabotaged ?

Now that almost everyone « communicate » using cellphones. Order/command/planify/organize to produce (and sometimes to militate) or to « take care » using applications or incessant phone calls ; what could happen if some relay antennas, sometimes located in some no man’s land, were been put out of service ?

Now that almost everyone lives confined in domotic nests hyperconnected to the matrix, like an substitute of life. What could happen if a high voltage pylone went to fall down ?

We absolutely do not know what could happen. And that’s precisely why we should imperatively try it.

Disseminate and translate this text if you liked it. Attack and conspire if you wanna participate.
Claim and develop your ideas if you want to dialogue with other rebels.

This short text is an invitation for a dangerous may.

Note n°1 : if you are too impatient to wait for the month of may and if you liked this invitation, you can just attack in april and saying it in a potential claim.

Note n°2 : if you are too impatient to wait, you can attack in april AND may !

Attaque