Tolosa (Francia) – Alcuni pneumatici fanno pssssiiiiiit

In questi ultimi giorni, a Tolosa, una leggera epidemia di pssssiiiiiit ha contaminato alcuni pneumatici.

Questo mondo ci disgusta. Era già orribile prima ed è evidente che peggiora. Le imprese e le istituzioni che lo fanno funzionare e ne traggono dei benefici sono ovunque. Ci sono talmente tante ragioni di attaccarle! Visto che mettono i propri nomi sui loro veicoli, per farsi della pubblicità, e dato che può essere un metodo discreto e non troppo complesso, abbiamo approfittato dell’occasione offertaci per mandare qualche piccola punzecchiatura appuntita (a diversi dei loro pneumatici, per complicarne l’assistenza). Un modo di partecipare alle diverse rabbie che scoppiano e che ci piacciono.

Queste macchine/furgoni appartengono
– allo Stato
– alla provincia
– a Vinci [una grande impresa francese specializzata nelle costruzioni, nei lavori pubblici e nei servizi collegati]
– alla SCS (un’impresa di videosorveglianza)
– a Enedis [filiale di Eléctricité de France che si occupa della distribuzione dell’elettricità]
– a EDF [il corrispettivo francese dell’Enel italiana]
– a un fornitore di gas
– a un’impresa che installa fibra ottica, a un’altra di telecomunicazioni
– a un’impresa di «Soluzioni smart per industriali»
– a un’ agenzia immobiliare

Per noi, i legami fra tutto questo sono abbastanza chiari da non necessitare spiegazioni, per questa volta ????

Morte allo Stato e al capitalismo (tanto «ecologico» quano «tecnologico»)!

https://insuscettibilediravvedimento.noblogs.org/post/2020/05/07/it-en-fr-tolosa-francia-alcuni-pneumatici-fanno-pssssiiiiiit-maggio-2020/

Tolosa (Francia) – Macronavirus, decontaminazione

Nella notte fra il 4 e il 5 maggio [2020], le vetrine della banca Crédit Agricol dell’avenue des Minimes sono state spaccate o riempite di colpi, mentre una scritta indicava: «macronavirus, crisi, STOP?».

A Tolosa, fioriscono da qualche settimana delle banderuole che denunciano il macronavirus, suscitando una repressione disinibita.

Eppure il macronavirus, ben reale, non è che una delle mutazioni di un ceppo virale ben più predatore, che si estende su tutto il pianeta: il capitalismo.

Questo approfitta della crisi sanitaria del nuovo coronavirus, delle misure liberticide del confinamento e della crisi economica che esso provoca, per operare una profonda ristrutturazione.

I miliardi di euro dati dallo Stato alle banche e alle grandi imprese ci condannano a sempre più sfruttamento, sempre più miseria e controllo, se possibile digitalizzato.

In Libano, le rivoltose non si sono sbagliate. Hanno chiaramente identificato le banche tra i responsabili della degradazione delle proprie condizioni d’esistenza, prendendole di mira ed incendiandole, danneggiandole, facendone vilipendio coi loro slogan.

È davvero il momento d’agire, sbarazziamoci di quello che infetta le nostre vite!

decontaminazione

https://insuscettibilediravvedimento.noblogs.org/post/2020/05/07/it-en-fr-tolosa-francia-macronavirus-decontaminazione-05-05-2020/

Salonicco (Grecia) – Rivendicazione di un attacco incendiario dell’Unione Costantemente Fluida

Nota: traduzione dall’inglese (fonte: https://plagueandfire.noblogs.org/thessaloniki-greece-responsibility-claim-for-incendiary-attacks-by-constantly-fluid-union/); originale disponibile qui: https://athens.indymedia.org/post/1604738/

Dichiariamo responsabilmente di essere irresponsabili

Ci aggiriamo insubordinati

Non rimanderemo la lotta

Dunque, giochiamo

La notte cala sulle metropoli.

Con la la congiuntura della quarantena si è creata una nuova routine ed essendo trascorso un bel po’ di tempo, i ruoli si sono consolidati

Una routine sottoposta a controllo che, al tempo stesso, controlla noi.

I cittadini sono segregati nelle proprie case, accendono la TV per il programma della sera; c’è da chiedersi se la spengano mai durante la giornata. Alcuni di questi, rievocando i giorni gloriosi della “libertà”, assumono una posizione di battaglia sul proprio balcone; sono i protettori dell’iniziativa [ndt della quarantena], coloro che controllano chi si muove e chi sta fermo. Non si limitano ad osservare, bensì alimentano la propria sete di controllo e ispezione poliziesca dei propri vicinati. Spie, cittadini responsabili, bravi custodi, sostenitori della giunta militare, maschi alfa; emettono un odore disgustoso che si propaga per tutta la città, che è svuotata delle persone e piena di sbirri.

E ovviamente, l’esperienza dello sbirro una volta ancora ha un ruolo di primo piano. Sparsi nelle strade, vagando come figure imponenti, dominano i quartieri, fermano e controllano orgogliosamente le persone. Qualche volta non hanno neppure bisogno di fermarle tutte perché traggono piacere anche solo dagli sguardi e dai movimenti carichi d’ansia dei passanti.

La quotidianità imposta dal confinamento che viviamo da più di un mese, ha generato in noi sentimenti inediti. Cose che fino ad ora abbiamo considerato come distopiche (segnalazioni degli spostamenti, controllo militaresco del campo sociale, sbirri nelle strade, droni) sono ora semplice realtà ed altre (come manifestazioni, attacchinaggi, assemblee) vengono criminalizzate.

Il nostro odio per l’autorità e per il complesso di potere in cui sopravviviamo non si è interrotto. Abbiamo bisogno di inventare nuove pratiche, sia per riconquistare ciò che era scontato prima della quarantena, sia per continuare ad aprire ferite e crepe nell’esistente. Noi ci proviamo, restando vicini l’uno all’altra, senza lasciarci sopraffare dalla paura, da qualsiasi punto provenga. Troviamo obiettivi da attaccare, così da non morire di tedio o davanti a uno schermo, e al tempo stesso per strappare sorrisi complici e clandestini ai nostri compagni.

E quando finirà tutto questo?

Probabilmente quando lo diranno coloro che dettano le leggi.

E quando crollerà tutto questo?

Quando qualcuno sceglierà di avere con sé qualcosa di infiammabile durante una passeggiata non motivata da necessità inderogabili.

Un fuoco può disturbare le regole, disturbare coloro che le hanno stabilite, perché apparentemente, qualche individuo non ha intenzione di obbedire né di sottomettersi. E forse questo fuoco è l’elemento guaritore che può essere riversato per le vie della città-fantasma e negli occhi spenti e quasi senza vita delle persone che la compongono.

Venerdì 10 aprile abbiamo dato fuoco a due veicoli di ELTA [servizio postale greco], in via Papanatasiou, di fronte all’ospedale Ippocrate.

Mercoledì 15 aprile abbiamo piazzato un dispositivo incendiario in un veicolo di un’azienda che si occupa di sicurezza nella zona di Sikies.

Mandiamo un segnale di solidarietà a tutti coloro che, anche se incarcerati o direttamente afflitti dallo stato di eccezione, continuano nonostante tutto a mantenere una posizione combattiva e onesta.
I nostri saluti incendiari vanno a tutti i migranti che si sono ribellati dentro i centri di detenzione, a tutti i prigionieri rinchiusi nei buchi infernali della Grecia, a chi ha subito trasferimenti vendicativi o ispezioni nelle proprie celle dalla feccia della polizia greca.

Col piacere e la felicità che ci traboccano dagli occhi, dichiariamo che nessuna azione resterà senza risposta, torneremo armati di una rabbia sempre maggiore, saremo sempre più infuriati e pericolosi.

Da Corinto a Malandrino, Tebe, Domokos, da Paranesti a Corfù, Chania e Grevena: FUOCO E FIAMME AD OGNI CELLA/GABBIA.

RABBIA E CONSAPEVOLEZZA, NEGAZIONE E VIOLENZA, DIFFONDIAMO CAOS E ANARCHIA

Unione Costantemente Fluida

Roma – A fuoco antenna Wind

Riceviamo e diffondiamo:

NELLA NOTTE DEL 29 APRILE SONO STATI INCENDIATI I CAVI DI UN’ANTENNA WIND NEI PRESSI DELLA STAZIONE TIBURTINA A ROMA

SOLIDARIETA’ CON X PRIGIONIERX IN LOTTA
VICINANZA AL PRIGIONIERO ANARCHICO DAVIDE DELOGU IN SCIOPERO DELLA FAME

CONTRO LO STATO E LE SUE MISURE
CONTRO LE TECNOLOGIE DEL CONTROLLO
AGIRE E’ SEMPRE POSSIBILE

Messico – Protesta sotto al centro di reinserimento di Mexicali

venerdì 1 maggio
La protesta ha avuto luogo nella mattinata di fronte al Centro di
Reinserimento Sociale di Mexicali, dopo che nella notte una donna ha
raccontato della morte di suo marito, recluso affetto da
covid. Ha raccontato che gli assistenti sociali l’avevano avvisata di dover
pagare una radiografia ai polmoni, sul momento di pagare le avevano
detto che suo marito era già morto. Questo si somma alle testimonianze di
donne i cui congiunti reclusi hanno febbre e tosse, che hanno convissuto
con detenuti affetti da tubercolosi e che non hanno ricevuto visite
mediche. Con la protesta di oggi le familiari esigono visite e cure
mediche per i reclusi.

fonte: mail

Messico – Evasione di massa dal carcere dello stato di Morelos

FUGA E OMICIDI

Il 19 di Marzo ha avuto luogo una delle maggiori fughe della storia
nelle carceri dello stato di Morelos secondo le autorità.
Nel Centro di Reinsercióne Sociale di Morelos (Carcere), ubicato nel
municipio di Xochitepec.
I detenuti sono fuggi ti con un camion della nettezza urbana che è stato
inseguito dalla polizia
che ha sparato contro il mezzo ferendo varie persone ed il conducente,
facendo andare a sbattere il camoion.
Ci sono stati 3 morti e 10 feriti, non è chiaro quante persone siano
riuscite a fuggire e quanti siano stati successivamente catturati. Pare
che l’area di massima sicurezza del carcere non sia stata raggiunta dai
disordini.

Lo scorso 21 novembre , nello stesso carcere ci fu una grossa rivolta
soffocata nel sangue con 2morti e 10 feriti.

fonte: mail

Parigi, banlieu – Tagliati dei cavi Orange, 100 mila persone in Tilt

Questo martedì mattina, nel comune di Ivry-sur-Seine sono stati tagliati dei cavi che hanno interessato diversi comuni della Val-de-Marne (tra cui Maison-Alfort, Ivry-sur-Seine e Charenton-le-Pont), e sono ora interessati, oltre che parte di Parigi. Questa azione ha avuto un impatto sulla rete in fibra ottica di Orange, tagliando potenzialmente i servizi di telefonia e Internet a circa 35.000 clienti Internet (privati, aziende e professionisti) e, per i servizi mobili, quasi 15.000 clienti 2G, 13.000 clienti 3G e 42.000 clienti 4G situati nella Val-de-Marne. Una seconda azione si è verificata un po’ più tardi, martedì alle 12.45, quando alcuni individui hanno tagliato cavi di rame sotterranei in una zona industriale di Vitry-sur-Seine. I danni hanno causato problemi di accesso a Internet per le imprese, le case vicine e le stazioni di polizia di Villeneuve-Saint-Georges e Alfortville.

Orange afferma che tutto ritornerà alla ‘normalità’ non prima della notte tra il 7 e l’8 maggio.

Quì il testo integrale in francese.

Germania – Numerose azioni per il primo maggio

Freudenstadt (Baden-Württemberg) e Bitburg (Renania-Palatinato): attacchi incendiari – 1° maggio 2020

La sera, individui mascherati hanno attaccato la stazione di polizia di Freudenstadt verso le 21.15, lanciando due cocktail Molotov. Una delle bottiglie in fiamme si è schiantata al suolo a pochi metri dalla stazione di polizia ed è uscita da sola. L’altra è rimasta incastrata in un albero ed è atterrata davanti all’ingresso di un caffè-ristorante. Si presume che i mascherati abbiano gettato i dispositivi incendiari da un parcheggio a più piani. Sono riusciti a fuggire senza essere fermati. I poliziotti li hanno inseguiti, con più di 20 pattuglie e un elicottero, ma sono tornati a mani vuote.

A Bitburg, un individuo mascherato ha lanciato un ordigno pirotecnico all’ingresso della stazione di polizia di Eifel. La polizia ha detto che c’è stata una detonazione e ha causato un sacco di fumo rosso. Ci sono stati dei danni. Due sospetti sono stati temporaneamente arrestati. Le prove sarebbero state sequestrate ai giovani della zona dell’Eifel. Gli uffici erano pieni di fumo e i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per ventilare il luogo.

Saarbrücken: la CDU perde tutte le sue finestre – 1° maggio

I locali della CDU a Saarbrücken sono stati distrutti, comprese le finestre della porta d’ingresso. Un passante segnala l’incidente intorno alle 5 del mattino”. Le ragioni non sono ancora stabilite, ma non si può escludere un movente politico”, secondo la polizia.

Amburgo: auto di una società immobiliare bruciata – 30 aprile 2020

“Pensando ai ribelli e alle persone colpite dall’assedio della polizia nel quartiere di Friedrichshain [di Berlino], la notte tra il 29 e il 30 aprile abbiamo dato fuoco a un’auto della società immobiliare ‘Pott & Harms’. Nella dichiarazione, i piromani hanno espresso la loro solidarietà alla Hausprojekt Liebig34, minacciata di sfratto, e si è conclusa con : “Perché l’attacco è necessario ed è sempre possibile.”

Dresda: Attacco al centro per l’impiego – 30 aprile 2020

“Abbiamo approfittato della notte di Walpurgis per andare al centro per l’impiego sulla strada di Budapest senza aver chiesto un appuntamento. Non perché ci piace stare lì, ma per dare forza alle nostre critiche con colpi di vernice e martello. Abbiamo voluto chiarire che è anche possibile difendersi dalle pubbliche amministrazioni, in modo solidale, determinato, legale o illegale, ma sempre legittimo! Il polo occupazionale è l’espressione di un assurdo vincolo di lavoro e di prestazione. Chiunque si sia mai trovato anche solo una volta di fronte a sanzioni (che minacciano la nostra esistenza) ne è consapevole […]”.

Magdeburgo: attacco a un’agenzia di riscossione – 30 aprile 2020

Nella notte tra il 29 e il 30 aprile abbiamo dato fuoco alla Creditreform in Rue du Grand Diesdorf. Ci stiamo attivando nell’ambito delle numerose azioni che si stanno svolgendo in tutto il mondo in vista del 1° maggio. Riteniamo che non sia necessario formulare parole per spiegare le ragioni della scelta di un’agenzia di riscossione come target. Chiunque riceva lettere dalla Creditreform, la cui somma aumenta ad ogni lettera, sente in sé stesso angoscia e rabbia contro questo sistema ingiusto.
Abbiamo dato libero sfogo a questa rabbia distruggendo una finestra con un’ascia e svuotando un estintore pieno di bitume all’interno degli uffici. Abbiamo anche lasciato il messaggio “1° maggio – attacchiamo i maiali della riscossione” e abbiamo distrutto le finestre rimanenti lanciando loro dei sassi. Speriamo che la vernice abbia reso gli uffici inutilizzabili, almeno temporaneamente, e che per il momento non possano più inviare lettere. … Per la rivoluzione sociale”.

Lipsia – Notti di barricate e un’auto degli sbirri in fiamme

Nel quartiere Connewitz di Lipsia, le notti sono state movimentate all’avvicinarsi del 1° maggio e anche dopo.

La notte tra il 29 e il 30 aprile i poliziotti sono intervenuti per spegnere un incendio sulla strada verso le 2.15 del mattino. I pali di legno che circondano gli alberi sono stati strappati e ammucchiati prima di essere dati alle fiamme nella Bornaische Straße. Poi, intorno alle 4.15 del mattino, un’auto del fornitore di servizi di sicurezza Dussmann è stata incendiata nella stessa strada, questa volta al Wiedebachpassage. La Ford Fiesta di una società di sicurezza è bruciata. Per quest’ultimo incendio, la sezione sassone antiterrorismo e difesa contro l’estremismo (PTAZ) ha assunto il controllo dell’indagine.

La notte successiva, poco dopo le 4 del mattino, è scoppiato un incendio in un cantiere all’incrocio tra Hammerstraße e Bornaische Straße, dove sono state bruciate materiale di cantiere accumulato.

Infine, nella notte tra l’1 e il 2 maggio, per la terza notte consecutiva, sono state incendiate barricate di assi di legno e oggetti vari in quattro diversi punti della Bornaische Straße verso le 23.30. È bruciata anche una fermata dell’autobus della LVB (Azienda dei trasporti di Lipsia).

Berlino – Incendi di auto e attacchi ai promotori della gentrificazione

Nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio tre automobili vengono incendiate nel quartiere di Kreuzberg. Verso le 2.15 del mattino due auto, una BMW e una Mercedes, parcheggiate nella stessa strada (Ritterstraße), sono state date alle fiamme. Una terza auto, una VW, parcheggiata davanti alle altre due, è stata leggermente danneggiata dalle fiamme.

Nella notte tra l’1 e il 2 maggio, un SUV-Mercedes parcheggiato in Plantagenstr. viene incendiato poco dopo l’1 di notte nel quartiere di Wedding. Quattro veicoli sono stati poi dati alle fiamme in un parcheggio nel quartiere di Reinickendorf.

Il 1° maggio ci sono stati numerosi inviti a manifestazioni e azioni decentralizzate. È stato per questo motivo, tra gli altri, che circa 5.000 poliziotti sono stati dispiegati nelle strade per far rispettare il divieto di assembramenti di più di 20 persone negli spazi pubblici, una delle misure adottate nella lotta contro il Coronavirus.

Al ponte Kottbuss, di fronte al parco Görlitz e alla piazza Marianne, diverse centinaia di manifestanti si sono radunati la sera presto con razzi, petardi e fumo. I poliziotti hanno rapidamente caricato, arrestato e ferito diversi manifestanti, non senza incontrare resistenza. In totale, ci sono stati 50 arresti e 100 identificazioni.

La sera prima, nella notte di Walpurgis [1] nel quartiere di Friedrichshain, tra le 100 e le 200 persone mascherate si sono radunate in Dorfplatz, all’incrocio tra Rigaer Straße e Liebigstrasse, un quartiere sotto occupazione quasi permanente della polizia. Per tutta la serata, le pattuglie della polizia sono state regolarmente attaccate con bottiglie di vernice. All’inizio, ordigni pirotecnici vengono lanciati da un balcone di un edificio di Liebigstr verso le 21.00 e 40 minuti dopo, bottiglie piene di vernice vengono lanciate su veicoli della polizia. Più tardi, altre bottiglie vengono lanciate a tre pattuglie, senza successo. Intorno alle 23.30 altre due pattuglie vengono prese di mira da un edificio in Rigaerstr. senza essere colpite neanche questa volta. Ma poche ore dopo, verso le 2.50 del mattino, uno dei tanti lanci ha finalmente colpito il bersaglio, danneggiando un veicolo della polizia dal lato del conducente. Un totale di 5 persone sono state arrestate dai poliziotti nel quartiere per “mancato mantenimento della distanza fisica” (fissata a 1m50).

Durante la stessa notte, le finestre e la porta d’ingresso della sede della SPD nella via del municipio di Lichtenberg sono state sabotate con schiuma espansa, la facciata è stata attacchinata.

Le finestre dell’ufficio dell’Aeris, una delle società corresponsabili della gentrificazione di Rummelsburg, sono state rotte e la facciata ridipinta a Bleibtreustraße a Charlottenburg; azioni legali contro la gentrificazione di Friedrichshain e il parcheggio di Rummelsburg [2].

Verso le 3.50 del mattino, vernice verde e blu viene lanciata contro la facciata di un edificio (Loft) appartenente al gruppo Streletzki, situato in Köpenicker Straße a Mitte. Allo stesso tempo, uno spazio Co-Living nella Seumestraße a Friedrichshain perde diverse finestre. Il proprietario di questo edificio non è altro che l’uomo d’affari Padovicz, che per diversi anni ha voluto sfrattare lo spazio femminista queer ‘Liebig34’ e trasformarlo in un nuovo edificio per bobos. Il testo pubblicato su indymedia dice: “l’edificio appartiene alla società Padovicz, che sta facendo tutto il possibile per mettere in strada il Liebig34. L’edificio al n. 1 non è un semplice condominio. Ospita appartamenti ammobiliati e si basa sul concetto di Co-Living, in modo da poter affittare un bilocale a partire da 1.600 euro. […] Per azioni più decentrate. Demoliamo la compagnia Padovicz! »

La sera del 29 aprile, verso le 21.30, un’auto parcheggiata nel terreno di un cantiere di Tempelhof-Schöneberg è stata incendiata. Il veicolo è stato completamente distrutto dall’incendio. Più tardi nella notte, lungo la Schönhauser Alle a Prenzlauer Berg sono stati trovati slogan e simboli. Queste targhette, che sono dipinte di nero, sono “probabilmente dell’ultra-sinistra” (secondo i poliziotti). Sulla facciata dell’edificio del partito “Die Linke” in Weydingerstr. a Mitte sono stati vergati altri graffiti (“con contenuto politico”).

Nota dell’editore:
1] “Festival neo-pagano in onore di St. Walburge (710-779), che si svolge nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio. È stata celebrata clandestinamente in tutta Europa fin dall’antichità, nonostante i divieti e le scomuniche della Chiesa, ed è stata identificata con il Sabbath delle streghe. Soprattutto, è il simbolo della fine dell’inverno, a volte associato alla piantagione dell’albero di maggio o all’accensione di grandi fuochi. “(wikipedia)
2] Si tratta di un’area di Berlino Est, tra Lichtenberg e Friedrichshain, che è soggetta a speculazione immobiliare e gentrificazione.

[Sintesi basata sui media tedeschi e indymed

https://sansattendre.noblogs.org/archives/13073

Nivillac (Francia) – Bruciate due macchine della gendarmeria

Due auto sono state incendiate nella notte tra domenica e lunedì nel cortile della gendarmeria di Nivillac. È in corso un’indagine per trovare il colpevole o i colpevoli.
…] Il sindaco Alain Guillard non si risparmia le parole dopo l’incendio doloso che ha bruciato due auto parcheggiate davanti al garage della caserma Nivillac.
Si ritiene che gli eventi si siano verificati intorno alle 3 del mattino. L’incendio ha danneggiato anche le porte dei garage, ma i vigili del fuoco di Nivillac-La Roche-Bernard sono riusciti ad evitare che si diffondesse al resto dell’edificio.
“Sono stato avvertito alle 4:45 del mattino dalla polizia municipale”, ha continuato il sindaco. Si è recato sul posto la mattina presto, così come il prefetto Patrice Faure, il colonnello Pascal Estève, capo del gruppo della gendarmeria del Morbihan, e il procuratore di Vannes François Touron.
Nove gendarmi e le loro famiglie dormono sul posto, ma le loro case sono un po’ fuori mano e non c’è stato bisogno di evacuarli. Tuttavia, il rumore dell’esplosione dei pneumatici li ha svegliati. Chi può biasimare così tanto i gendarmi? Spetta a loro scoprirlo. E’ stata aperta un’indagine. Quanto al sindaco, non riesce ancora a crederci: “Qui di solito è una zona piuttosto tranquilla”.

 

Nivillac (Morbihan) : Les gendarmes perdent deux voitures (MAJ 15/05)

Tolosa (Francia) – Non abbiamo sbagliato bersaglio: morte allo Stato, sociale o meno

Nella notte fra il 24 e il 25 aprile, abbiamo carbonizzato 11 veicoli di servizio di Toulouse Métropole Habitat [l’ente delle case popolari per l’agglomerato urbano di Tolosa].

Oggi come ieri, vogliamo attaccare le componenti di questa civilizzazione che sono a nostra portata, dalla più militarizzata alla più “sociale”, e il confinamento non ci impedirà di proseguire le nostre attività all’aria aperta, che si tratti di una passeggiata diurna per osservare un bersaglio, oppure di una camminata notturna per incendiarlo.

Toulouse Merdopole Habitat, come tutte le altre branchie “sociali” del governo, non è altro che uno strumento di pacificazione.

Non lo vogliamo, il vostro “Stato sociale” di merda; non si riforma una prigione, la si brucia!

Non preoccupatevi, durante questa uscita eravamo muniti/e di un’attestazione – motivo dello spostamento derogatorio: incendiare questo mondo di merda.

De* irresponsabili

P. S.:

Quest’azione non è nulla di straordinario: senza voler entrare nei dettagli, per non alimentare le indagini degli investigatori di merda, tutto quello che abbiamo utilizzato in questo giretto si trova in ogni supermercato. Non c’è bisogno di granché: un po’ di rabbia, un po’ di osservazione, un pacco di precauzioni e un’altro di combustibile.

Per quelle e quelli che vengono sfrattati/e, dalle loro case o dai paesi dove vivono, per quelle e quelli che sono rinchiusi/e nelle prigioni – che si tratti di gabbie o di un lavoro –, per quelle e quelli che non si lasciano confinare, per quelle e quelli che vengono ammazzati/e per un pezzo di carta non riempito… DETERMINAZIONE – SOLIDARIETÀ E MANTELLO DELL’INVISIBILITÀ!

P. P. S.: Anniversario casuale di un’azione: https://it-contrainfo.espiv.net/2016/05/07/tolosa-francia-attacco-molotov-contro-commissariato-ne-avevamo-abbastanza/.