Delitto e castigo

2. Farmacisti di noi stessi

Durante la malattia aveva fantasticato che tutto il mondo fosse condannato a esser vittima di una terribile, inaudita, mai veduta pestilenza che dal fondo dell’Asia marciava sull’Europa. […] Eran comparse delle nuove trichine, esseri microscopici che s’insinuavano nel corpo degli uomini [… che] diventavano subiti indemoniati e pazzi. Però mai, mai degli uomini si erano stimati così intelligenti e infallibili come si stimavano quegli appestati. Mai avevano creduto più incrollabili le loro sentenze, le loro deduzioni scientifiche, le loro convinzioni morali e le loro fedi. Interi villagi, intere città e nazioni si infettavano e impazzivano.

Weimar o meno, il governo iniziò la distribuzione massiccia di cortisolo. Una sfilza di esperti di neuroscienze sostenne la sua necessità per la tutela della Salute Collettiva, le case farmaceutiche si arricchiscono come sempre, i burocrati si armarono di timbri e decreti, le maestre lo spiegarono via web ai bambini, per chi non lo prendeva erano guai. Come si proclamava in giornali, web e tv, ma anche in appositi momenti della giornata, attraverso l’uso di altoparlanti e coreografie di gruppo che le forze dell’Ordine eseguivano in strada tra un pestaggio e l’altro, il cortisolo era necessario a bloccare processi di pensiero incontrollabili, inibendo le connessioni neuronali; la comprensione e l’apprendimento avvenivano secondo Skinner, le reazioni agli ordini secondo Pavlov, e l’obbedienza veniva implementata su base chimica, efficace e salutare come un’aspirina. Fuori dai supermercati reparti della celere distribuivano buoni pasto e pasticche di ormoni, i medici le somministravano perfino più diffusamente degli antibiotici, per entrare in farmacia era prima necessario buttarne giù un paio. La gente era così tranquilla che la cosa sarebbe potuta andare avanti per sempre.
Invece, a un tratto, mancò il cortisolo. Alcuni siti internet tacciati di cospirazionismo (e subito chiusi grazie alla legge sulle fake news) si lanciarono in improbabili spropositi circa sabotaggi ad opera di pseudo-untori malati di ipocortisoloidismo, che in effetti si dice provochi gravi squilibri mentali, insubordinazione e voglia di libertà; come che fosse, per un mese intero il cortisolo mancò. Eppure lo sfortunato incidente non provocò nella popolazione quell’ondata di instabilità che ci si sarebbe potuti aspettare, niente affatto: le persone autodefinitesi “brave” rimasero unite in quella confortevole sottomissione che le aveva cullate con moto pendolare da un dispositivo di controllo all’altro, permettendo loro di fare la spesa al supermercato, passare la vita davanti a uno schermo, fare la spesa allo schermo, passare la vita al supermercato; la gente normale restava tranquilla, i seppur ribelli però infatuati e sedotti dall’idea di Salute fornita dallo Stato, al massimo, supplivano dove lo Stato mancava facendo la spesa solidale per i poveri, o chiedevano nuove forniture di cortisolo per detenuti e operai. Di fatto, pareva che tutto fosse normale.
Se si sperticarono le Scienze a illustrare il fenomeno! Florilegi di dati, campionamenti, analisi, studi sperimentali ed esplosive candidature ai Nobel (Chimica, Pace e Medicina) si succedettero in poche settimane, senza che una sola spiegazione valida venisse fornita fino a prova contraria. E ci si potrebbe rassegnare a non capire, come fecero tutti, creandosi ciascuno un fatalismo privato che delegasse a un esperto a venire il mistero di ciò che era successo nelle vite di tutti, senza che tutti se ne accorgessero, e fino a fisiologico oblio in circa giorni sette.
Ma a ben vedere, col senno di poi, si potrebbe verosimilmente stabilire ora che il motivo fosse ovvio. Già, perchè erano le stesse parole allarmanti degli esperti di neuroscienze, era l’ansia per l’impossibile tutela della Salute Collettiva, era proprio l’azione incrociata delle case farmaceutiche, dei burocrati, delle maestre, dei giornali, del web e della tv, erano gli altoparlanti e le coreografie e i pestaggi delle forze dell’Ordine, erano i medici e i farmacisti, era la gente stessa, con la sua imperturbabile tranquillità, che rendevano inutile la somministrazione della molecola per via orale: il cortisolo è in effetti un ormone che le ghiandole surrenali sono capaci di produrre da sole, quando debitamente stimolate, noto come l’ormone dello stress e della paura. E la paura, si sa, oltre ad alimentarsi da sé, dà una forte dipendenza.

Segue.