India – Tre edifici incendiati a Nuova Delhi

Venerdì sera la polizia ha caricato delle persone all’interno di un complesso di edifici che accoglie lavoratori giornalieri rimasti bloccati in città per il fermo dei trasporti e che non possono tornare nelle campagne.

Quattro persone si sono buttate nel fiume e una è affogata, facendo esplodere la rivolta.

Sabato sono stati incendiati tre edifici del complesso, sei persone sono state arrestate.

Inde – Trois bâtiments incendiés a New Delhi

Trois bâtiments d’un refuge ont été incendiés par leurs occupants à New Delhi, près de la rivière Yamuna.

Le refuge accueillait des travailleurs journaliers sans aucune ressource et incapables de regagner leurs campagnes, alors que l’activité économique et les transports sont paralysés en Inde. Prévu pour une centaine de personnes, il en hébergeait et alimentait des milliers de façon chaotique depuis le confinement.

Vendredi, des affrontements entre le personnel et les occupants avaient éclaté autour de la nourriture. La police était alors intervenue brutalement et quatre ouvriers avaient sauté dans la rivière. L’un d’entre eux s’y était noyé, ce qui avait en retour fait exploser la contestation le lendemain.Samedi soir, le feu était maîtrisé et la police a annoncé avoir arrêté six émeutiers.

Rivolta nel CRA di Mesnil Amelot

Nel CRA di Mesnil Amelot, Île-de-France, è scoppiata una rivolta in seguito ad un presunto caso di covid-19 e alle sospensioni delle visite oltre che alla mancanza di protezioni per i prigionieri.

In seguito al pestaggio di uno di loro, gli altri prigionieri hanno scardinato le griglie di protezione e si sono riuniti in cortile. Il direttore ha quindi chiuso tutte le entrate al centro.

La mattina del 12 gli sbirri hanno manganellato e gasato i prigionieri.

Mutinerie au CRA de Mesnil Amelot

Mutinerie au CRA de Mesnil Amelot par une suspicion de covid-19.

“On a ni masques ni gel hydro-alcoolique, et les deux personnes qui font le ménage n’ont ni produits ni javel.

On a ni visites de nos familles ni cigarettes ni vêtement propre.

Nous voulons des tests nous voulons être soignés, le service médical est là une heure par jour et la laverie ne marche pas non plus.

Depuis le 11 soir a 19h nous subissons la violence de la police au centre de rétention du Mesnil-Amelot suite au tabassage et au gazage de l’un d’entre nous qui, poussé par la faim, a gardé discrètement du pain sur lui en sortant du réfectoire.

En solidarité nous avons franchi les grilles pour nous rassemblé dans la cour. Le directeur du centre a dit : « très bien » puis a cadenassé l’entrée des bâtiments. « Eh bien vous dormirez dehors par terre » a-t-il dit, puis il nous ont pris nos matelas pour nous punir.”

Les policiers interviennent aussi la matin du 12 avril. Les sans papiers résistent pacifiquement aux matraques et au gazage.

Belgio – Rivolta ad Anderlecht, Bruxelles dopo l’assassinio di un giovane

Ieri, gruppi di giovani si sono scontrati con la polizia ad Anderlecht, quartiere di Bruxelles. Sono stati lanciati vari oggetti tra cui petardi e attaccati i mezzi degli sbirri.
Due sono rimasti feriti.
La rivolta è scoppiata in seguito ad un inseguimento tra una volante ed un 19enne in motorino che si è rifiutato di fermarsi ad un posto di blocco. Nel tentativo si seminare la volante si è schiantato – o è stato volontariamente colpito? – contro un’altra volante ed è morto sul colpo.
Centinaia di giovani, in seguito ad una chiamata condivisa sui social, si sono riversati nelle strade esprimendo la loro rabbia e attaccando gli sbirri sopraggiunti per difendere i colleghi direttamente responsabili della morte del ragazzo. Numerosi veicoli della polizia sono stati incendiati, qualcuno si è impadronito di una pistola presa da una volante e ha iniziato a sparare in aria.

Il giovane si chiamava Adil.
I media, come pietoso organo di stato, si sono subito adoperati per placare la rabbia esplosa per l’assassinio e per le restrizioni della quarantena, strumentalizzando le dichiarazioni della famiglia del ragazzo.
Questa domenica gli sbirri hanno rinforzato i presidi nella zona installando cannoni ad acqua per cercare di sedare le rivolte che potrebbero nascere.
In Belgio è la quarta settimana di quarantena, istituita per limitare il contagio da coronavirus.

Questo è un evidente segno di come, dopo l’esplodere di rivolte in altre parti del mondo, le rivolte e le insurrezioni siano arrivati nella fortezza Europa.
Siamo consapevoli di come i media stiano cercando assieme alle autorità di soffocare ogni esplosione di rabbia che possa nascere contro la quarantena da coronavirus.* È solo questione di tempo prima che il malcontento globale scoppi.

Prima Wuhan ora Bruxelles, per l’Insurrezione Ovunque!

*Sono scoppiate rivolte a Bristol, Cina e Palestina. Torri telefoniche sono bruciate sull’isola-prigione britannica (e pure a La Spezia ndt) mentre vari espropri dei supermercati si sono verificati nel Sud Italia.

 

 

L’articolo in lingua inglese