Cremona – Blackout e roghi

Apprendiamo dalla stampa di regime che tra la fine di giugno e metà luglio a Cremona si è verificato un blackout che ha lasciato al buio gran parte della città; in un altro episodio una centralina telefonica avrebbe preso fuoco: accanto al luogo dell´incendio sarebbero state ritrovate delle scritte contro il 5G.

Cremona al buioBlackout in moltezone della città

https://www.laprovinciacr.it/news/cronaca/252612/notte-di-fuoco-e-scritte-anti-5g-tragedia-sfiorata.html

roundrobin.info

Nantes (Francia) Fumare la «marguerite». Attacco incendiario contro un’automobile del carsharing

Una «marguerite» [letteralmente: margherita], auto del carsharing della città di Nantes, è stata incendiata nella notte fra domenica e lunedì 29 giugno [2020], in fondo al boulevard Paul Chabas, a Nantes.

– Perché è un pezzo del dispositivo della «smart & safe city».
– Perché la SEPAMAT, l’impresa che gestisce le «marguerite» è un partner della Metropoli di Nantes e della TAN (Trasporti dell’agglomerazione di Nantes) e dei suoi sporchi controllori.
– In solidarietà con gli anarchici arrestati nell’operazione Bialystok.

Né giustizia, né pace! Per l’anarchia!

[Rivendicazione in francese pubblicata in attaque.noblogs.org].

 

(it-fr) Nantes, Francia: Fumare la «marguerite». Attacco incendiario contro un’automobile del carsharing (29/06/2020)

Malmö, Svezia: Attacco incendiario contro una antenna-ripetitore da parte di un gruppo FAI/ELF

Tre settimane fa è stata incendiata una antenna per la telefonia mobile 4G/3G. Abbiamo compiuto ciò come risposta di pura ostilità all’incubo tecno-industriale in cui ci troviamo a vivere.

Come uno spettro vendicativo, abbiamo collocato i nostri incantati congegni incendiari nei cavi che collegano l’antenna alla rete leviatanica. Abbiamo ululato alla luna quando abbiamo acceso le micce e maledetto la civiltà per l’eternità. Solo con il fuoco è possibile esorcizzare il leviatano tecno-industriale. Pochi minuti dopo i cavi sono stati inghiottiti da un violento incendio che ha fatto perdere all’antenna la connessione con il cyberspazio. Nell’improvviso silenzio, quando le chiamate dei cellulari e le connessioni ad internet sono diventate vuote, si è potuto sentire solo il fuoco divorante.

Solo il buio ci porta nel luogo dove ci sentiamo a casa. Le intense luci industriali che fanno brillare la città bruciano i nostri occhi e oscurano i nostri cuori. Ma il silenzio cibernetico che abbiamo causato con il nostro incendio all’antenna ha fatto sentire i nostri corpi vivi e la gioia ha riempito i nostri cuori.

Oggi tutto è tornato alla normalità, tranne i cavi bruciati e la torre silenziata. Gli operatori e i padroni stanno sferrando il prossimo assalto alla nostra amata oscurità. Le torri 5G sono ora in funzione a Malmö, Göteborg e Stoccolma. Il prossimo livello del controllo leviatanico si sta dispiegando davanti ai nostri occhi. Gli schiavi della società stanno plaudendo la loro incarcerazione.

Ci auguriamo che la totalità della civiltà sia inghiottita dalle fiamme. Una volta bruciata fino a ridursi in cenere, le tenebre finalmente fioriranno. Ad ogni passo in cui il nostro piede tocca il cemento e l’asfalto, malediciamo il Leviatano. Ad ogni passo in cui il nostro piede tocca terra e suolo e piante e radici, cantiamo la nostra gioia per l’oscurità e il selvaggio.

Sappiamo che un futuro senza Leviatano non arriverà mai, ma questo non ci trattiene nel sognare la sua morte. Non ci impedisce di evocare congegni incendiari che brucino il suo corpo in putrefazione. Non ci impedisce di maledire la sua armatura scintillante e la sua luce tecno-industriale. Uccidere uccidere uccidere è tutto ciò che il Leviatano può dire. Bruciare bruciare bruciare è la nostra risposta.

Piccoli maledicènti ed evocatori amanti dell’oscurità
FAI/ELF [Federazione Anarchica Informale / Earth Liberation Front]

Genova – Attacco incendiario polizia locale. 24/25 giugno 2020

I danni della globalizzazione sono arrivati anche in occidente e ci siamo trovati a farne I conti direttamente. La reazione non è stata certo in una prospettiva di soluzione delle cause, bensì un ulteriore passo veloce verso il progresso ed un intensificarsi del dominio tecno-scientifico, della trasformazione e del rapido adeguamento delle logiche di autoritarismo e profitto.

Anche in tempi di pandemia il governo ha garantito gli affari delle case farmaceutiche e dei signori della guerra. Attraverso le politiche capitaliste gli Stati hanno continuato la produzione industriale a scapito dei lavoratori e le operazioni militari a scapito di intere popolazioni.

Anche nel porto di Genova hanno continuato a transitare navi cariche di carri armati e altri armamenti, dirette verso gli Emirati Arabi.

Lo Stato ha chiarito quali sono I suoi interessi, molto lontani dai reali bisogni degli individui, ed in continuità con la politica tecno-industriale: imposizione di tecnologie nocive come il 5G e controllo sociale di massa (realizzato con la militarizzazione dei territori, l’accellerazione tecnologica e l’utilizzo di vari mezzi come droni, GPS, motoscafi, elicotteri e vari progetti “smart”). Tutto questo è imposto con la violenza dei suoi corpi armati (polizia, carabinieri, esercito) ed ottenuto anche attraverso la repressione, la parcellizzazione sociale e l’isolamento degli individui; allarmati dalle retoriche emergenzialiste e dalle ossessioni securitarie abitualmente utilizzate dai Paesi coloniali europei. Le stesse che hanno accompagnato la chiusura delle frontiere e la gestione militare di un altro “effetto” della globalizzazione e della guerra, ovvero le migrazioni.

Il capitalismo ed il profitto dei padroni sono il vero virus di questa società. Governo e Stato li difendono attraverso la polizia, gli assassini di sempre, pronti a reprimere il malcontento e la ribellione oggi, così come domani, nella crisi economica ormai prossima.

Abbiamo scelto di rispondere con l’azione diretta a ciò che opprime per allargare le prospettive del conflitto e combattere le logiche del recupero riformista e della mediazione politica dell’”intervento”. Auspichiamo ad una crescita delle lotte nella continuità dell’attacco.

Solidarizziamo con le rivolte nelle carceri italiane. Vendichiamo I morti durante le rivolte, gli omicidi, gli abusi, le torture e gli stupri che la polizia pratica in tutto il mondo all’interno di quelle mura così come all’esterno.

Salutiamo con gioia le recenti rivolte in Cile e negli Stati Uniti.

Mandiamo la nostra solidarietà agli/le anarchici/e sotto processo in seguito all’operazione “Scripta manent” che vogliamo liberi/e. A loro va tutto il nostro Amore. Ai loro carcerieri tutto il nostro Odio.

Un abbraccio fraterno di solidarietà alle compagne e ai compagni anarchici/e arrestati nell’ultima operazione anti-anarchica “Bialystock” dei ROS di  Roma.

Solidarietà ai/le compagni/e arrestati/e per l’operazione “Prometeo”, a Peppe, a Juan e a tutti/e I prigionieri/e anarchici/e e rivoluzionari/e.

W l’Anarchia!

https://www.ligurianotizie.it/incendio-nella-rimessa-degli-scooter-della-polizia-locale-a-marassi/2020/06/25/390745/

https://www.ligurianotizie.it/marassi-attentato-incendiario-alla-polizia-locale-di-genova-rivendicato-dagli-anarchici/2020/06/25/390748/

https://roundrobin.info/2020/06/attacco-incendiario-polizia-locale-genova-24-25-giugno-2020/

Tolosa (Francia) – Sabotate cinque auto

A maggio fai ciò che ti piace.* Per ciò che rappresentano diverse auto si sono ritrovate le gomme bucate:

– un’auto del municipio di Tolosa
– una macchina di una società di distribuzione di carne…
– due auto dell’agenzia immobiliare
– un’auto EDF

Taglierino o punteruolo sul lato del pneumatico (non sulla parte superiore) e questo è tutto! (attenzione, può causare un contraccolpo ed essere rumoroso, il punteruolo pare faccia meno rumore)

Abbasso (abbatti) questo mondo!

Nota d’Attaque: forse una risposta a questa chiamata.

Toulouse : A bas (abats) ce monde !

Stoccarda (Germania) – Notte di rivolta, scontri e saccheggi

A Stoccarda, nella notte tra il 20 e il 21 giugno, un fermo per un controllo anti-droga ha fatto scoppiare una vera e propria rivolta.

Alcuni giovani presenti in un parco vicino al luogo dell’operazione sono intervenuti per liberare il fermato poco prima di mezzanotte. In breve tempo a queste prime persone – tra le 100 e le 200 – se ne sono aggiunte altre, in buona parte con il volto occultato da mascherine chirurgiche – viva la sicurezza e la responsabilità individuale – e indumenti vari. La folla in rivolta ha raggiunto circa le 500 unità e ha continuato ad attaccare la polizia e le sue volanti con lanci di pietre e oggetti trovati in zona. La folla si è poi diretta in gruppi più piccoli verso il centro città attaccando e saccheggiando una ventina di negozi. Il tutto è durato fino alle tre del mattino, quando alla sbirraglia già presente se n’è aggiunta altra arrivata in rinforzo. Si contano circa diciannove poliziotti feriti, diverse volanti danneggiate, 14 tra negozi e ristoranti danneggiati, 9 saccheggiati tra i quali una gioielleria, 20 persone in stato di fermo.

Mentre in molti affermano di non aver mai visto scene del genere in quella città aggiungendo di aver avuto l’impressione di vivere situazioni da ‘guerra civile’ i servi del sistema si affrettano a ricondurre le ragioni dell’inaspettata violenza verso cause, per loro, più accettabili. Se da una parte c’è chi dice che la rivolta è stata determinata dall’eccesso di alcool altri affermano che invece deriva da questioni etniche. Altri ancora non riescono proprio a capire il perché di una tale e inaspettata violenza..

Qualcun’altro, invece, forse non fa fatica a comprendere le cause di questa esplosione di rabbia liberatrice. In Europa veniamo infatti da mesi di reclusione per un problema che – ingigantito, o meno, creato dagli umani o meno – è sicuramente veicolato e alimentato da questo sistema. Reclusione che è stata possibile solo tramite il massiccio utilizzo di infami in divisa, utilizzo che non ne ha di certo aumentato la simpatia e l’accettazione. Oltre a queste, il diffondersi delle immagini delle rivolte scoppiate negli Stati Uniti, che seguono di qualche mese quelle che, l’anno scorso, hanno sconvolto l’ordine di buona parte del mondo sono verosimilmente state fonte di una spontanea ispirazione.

Queste le probabili ragioni alla base di quella notte di incontrollato attacco e distruzione. Ragioni che causeranno di sicuro grandi preoccupazioni in coloro che governano questo mondo.. forse temono l’inizio, o meglio la continuazione, di una stagione di rivolte.

Se questa idea farà perdere loro il sonno a noi non può che farci sorridere..

Quì un articolo piuttosto esaustivo, di seguito alcuni video.

https://invidio.us/watch?v=FjZcyY8A2Zk

https://invidio.us/watch?v=tyHku5LQTQA

https://invidio.us/watch?v=-YKKJGZPmnE

https://invidio.us/watch?v=dCA-yPmJBaM

Parigi (Francia) – Che crepi il vecchio mondo

Che crepi il vecchio mondo.
Che crepi pure il mondo nuovo che fa capolino.
Così nuovo, con il controllo digitale onnipresente, con il rincoglionimento di massa di fronte a degli schermi, con l’ingenieria genetica che tocca alle basi della vita.
Così vecchio, con l’autorità in tutte le sue forme, brutali o subdole, con la paura della libertà e dell’unicità individuale, con l’abitudine al conformismo.

Abbiamo approfittato del chiaro di luna dietro al cimitero del Père Lachaise per incendiare un furgoncino della Enedis [filiale di Eléctricité de France che si occupa della distribuzione dell’elettricità], in rue des Rondeaux [a Parigi], nella notte fra il 14 e il 15 maggio [2020].

Per rendere qualche colpo a quelli che fanno vivere questo incubo tecnologico.
Per non rassegnarsi.
Per mandare un messaggio di solidarietà al nostro compagno Damien: tieni duro!

Dei banditi mascherati

[Rivendicazione in francese pubblicata in attaque.noblogs.org].

Tolosa (Francia) – Febbre gialla contro questo mondo

La dittatura sanitaria in marcia non è riuscita a debellare il virus della febbre gialla che abita i nostri corpi.

Nella notte fra il 19 e il 20 maggio [2020], abbiamo infranto i vetri della banca LCL, in avenue Jean Rieux, a Tolosa.

Una guerra è in corso, è vero. Ma non si tratta di quella contro un virus, piuttosto di quella dell’alto della società contro il basso. L’attuale crisi economica non è dovuta al Covid-19, ma a una politica liberale che perdura da decenni. E se non vogliamo rivivere le conseguenze della crisi del 2008, quando popoli come quello greco o quello americano si sono trovati dissanguati, bisognerà trovare le capacità di resistere, in questa guerra abominabile.

johnny

NdT: Il riferimento alla «dittatura in marcia» è al nome del partito del presidente, La République en marche, mentre quello alla guerra è al discorso di Macron del 16 febbraio, quando ha decretato il confinamento come misura di «guerra contro l’épidemia», infine in riferimento alla febbre gialla (e forse la firma, che su iaata.info è apparsa come «dei nostalgici di johnny», Johnny Halliday, che è un po’ il Vasco Rossi francese, versione più burina) rimanda, ovviamente, al movimento dei Gilets jaunes, molto forte a Tolosa.

[Rivendicazione in francese pubblicata in attaque.noblogs.org].

Parigi (Francia) – Incendio di veicoli del Comune

Udite, udite, onesti cittadini!
Felici sudditi di questo migliore dei mondi. Lo spettacolo ricomincerà.
Businness as usual!
Dopo questa incresciosa ma molto utile interruzione (che ha permesso di sperimentare a grande scala nuove techniche di sorveglianza e di controllo), il circo elettorale si svolgerà, infine, il 28 giugno [data del secondo turno delle elezioni municipali, che avrebbero dovuto tenersi il 22 marzo, ma posticipate a causa dell’epidemia di corobavirus]. Siete pronti?

Poco ci importa di sapere chi sarà la prossima sindaca di questa città. Contro ogni potere e contro ogni politico, qualunque sia il suo campo.

Come piccolo contributo a quest’epoca, a quanto pare propizia alle azioni notturne compiute da piccoli gruppi, la notte dal 18 al 19 maggio abbiamo dato fuoco a un camioncino e a una macchina del Comune di Parigi, in rue Corvisart.

Abbasso l’autorità, viva la libertà!

[Rivendicazione in francese pubblicata in attaque.noblogs.org].