Salins-les-Bains (Giura) – L’antenna a relè in fiamme

Tratto da  https://attaque.noblogs.org/post/2020/04/11/salins-les-bains-jura-lantenne-relais-en-feu/

Molte persone a Salins-les-Bains hanno avuto problemi di rete con il cellulare da venerdì mattina. “È  stata incendiata un’antenna  del Mont-poupet nella notte tra il 9 e il 10 aprile”, conferma Lionel Pascal, procuratore del Giura. È in corso un’indagine della gendarmeria per cercare di identificare i sospetti e il loro movente. Secondo uno dei nostri corrispondenti che ha visitato il sito, sono stati presi di mira due piloni, a poche decine di metri di distanza.

Questa distruzione ricorda quella dei tre relè situati ad Au Belu ad Aiglepierre. L’incendio doloso è avvenuto nella notte tra il 7 e l’8 aprile 2019, intorno alle 2:30 del mattino, quasi un anno fa. Nel febbraio 2019, poco prima, diverse antenne di telefonia mobile erano state incendiate nel giro di poche settimane intorno a Besançon. “Questi casi sono trattati separatamente per il momento. Se i sospetti saranno identificati, saremo in grado di studiarne una connessione “, ha detto il procuratore.

Salins-les-Bains (Giura): l’antenna a relè in fiamme

Bologna (Italia) – Azione individuale femminista

Tratto da https://attaque.noblogs.org/post/2020/04/10/bologne-italie-action-individuelle-feministe/

In questi tempi di epidemia, l’azione individuale, ma non individualista, è utile.

Se, per una passeggiata da soli, si rischia un reclamo, tanto vale approfittarne… Bologna, 25 marzo 2020.

Abbiamo danneggiato alcuni sportelli bancomat di Unicredit, una delle banche che finanziano la guerra.

L’industria degli armamenti non si è nemmeno fermata durante la pandemia. Naturalmente lo Stato considera la guerra una necessità fondamentale.

Questa pandemia è il risultato della devastazione e dei saccheggi contro l’ambiente e le altre specie animali, da uomo a uomo e, a monte, da uomo a donna.

La campagna #iorestoacasa [lit. “Sto a casa”, una campagna statale per tenere la popolazione italiana confinata.], imposta dallo Stato stesso, è il frutto della violenza patriarcale e non può che creare altra violenza patriarcale.
Il braccio armato dello Stato, in nome della “salute”, sta colpendo i senzatetto, i lavoratori precari, il settore dell’assistenza agli anziani [in cui quasi tutti sono donne, molto spesso senza documenti.], gli operai, le persone rinchiuse nelle carceri e nei centri di detenzione amministrativa, ma soprattutto sta colpendo le donne, rinchiuse in casa con i loro oppressori, e gravate da tutto il lavoro quotidiano che ne consegue.

Per ogni violenza patriarcale esacerbata da queste misure, rispondiamo tutti!

Solidarietà con gli scioperi e con chi si ribella!

Bologna (Italia): Azione individuale femminista

La Ribellula n°2

Ecco il nuovo numero de

Ribellula 2

Riproponiamo il testo della copertina e del retro:

Voglio vedere i colori dei fiori, in queste primavere
e per questo lottare
Un mondo in cui non puoi essere lumacona
Una vita in cui manca il tempo per la vita
Odiare torna ad essere essenziale
Odiare la produzione bestiale, il demente capitale, odiare chi comanda e calpesta

Torniamo lumaconi, torniamo tisane.

°°°

Il 25 Aprile – festa della liberazione secondo il calendario –
è un giorno in cui si celebra e si ripete un NO al fascismo,
si ricorda l’importanza del liberarsi da ogni fascismo.
A 75 anni dalla fine della dittatura e del fascismo storico, ci sono
infatti sempre diverse forme di oppressione, manifestazioni di
quello che Umberto Eco chiamava l’Ur-fascismo,
declinato secondo i tempi che cambiano.
Il senso della giornata del 25 Aprile non può essere allora
la semplice rievocazione di una passata liberazione:
occorre rivendicare la propria libertà.
E il modo migliore di rivendicarla è praticarla.

Cosa fai allora questo 25 Aprile?

Io credo che uscirò di casa. Andrò a camminare per i boschi,
sugli stessi sentieri dove i partigiani vivevano la propria vita
libera in tempi in cui, proprio come oggi, le strade di città non lo
permettevano. Incontrerò persone con cui passeggiare insieme,
parlare di persona, scambiarsi idee,
confrontare opinioni, sviluppare riflessioni.
Io mi assumerò le mie responsabilità, come quella di decidere come
vivere in un modo che reputo giusto e sano,
perché libertà è innanzitutto non delegare simili scelte.

Tu resti a casa?

Attorno Parigi – Finesettimana di odio per la polizia

Questo finesettimana attorno a Parigi la polizia è stata attaccata più volte.

Tra venerdì e sabato nella città de la Noé, à Chanteloup-les-Vignes gli sbirri hanno avuto vari problemi con gli abitanti della zona. La mattina del venerdì uno sbirro ha riportato ferite al volto, ad una spalla e ad una mano in seguito ad un lancio di pietre. Nel pomeriggio dei funzionari sono stati colpiti da petardi lanciati da un gruppo di una decina di persone.
Nella notte è stata incendiata una macchina e i pompieri e gli sbirri giunti sul posto sono stati bersagliati da lanci di pietre. La polizia ha disperso le persone che li stavano attaccando con delle granate assordanti, le stesse che mutilano e ammazzano.

Nelle notti tra venerdì e sabato e tra sabato e domenica, nel quartiere di Grigny, sono stati incendiati vari cassonetti e attaccata la polizia giunta sul posto. Nella seconda notte, l’elicottero in volo sopra il quartiere è stato bersagliato dal tiro di mortai e fuochi d’artificio.

Anche nei quartieri di Yvelines, Île-de-France, la polizia continua ad essere attaccata. Nel finesettimana di pasqua gli attacchi si sono moltiplicati.
Nella notte tra domenica e lunedì una pattuglia è stata bersagliata da colpi di mortaio e fuochi d’artificio dopo essersi avvicinati ad un gruppo di una trentina di persone tra le quali diverse armate con spranghe di ferro.
Poco dopo che gli sbirri si sono allontanati è stato incendiato un cassonetto in zona e sono sopraggiunti i pompieri. La polizia ha allora disperso un gruppo di persone ‘ostili’ con una decina delle solite granate assordanti.
Poco più tardi altri quattro cassonetti sono stati incendiati su un viale e nuovamente sono state utilizzate granate assordanti.
Nella stessa notte a La Verrière, Mantes-la-Jolie et Sartrouville sono stati incendiati dei cassonetti e attaccati con lanci di pietre gli sbirri giunti sul posto.

Cagliari – Frasi contro la polizia sui muri commissariato

Frasi offensive contro la Polizia di Stato sono state lasciate sulle pareti del Commissariato di Sant’Avendrace, attualmente chiuso, nel quartiere Is Mirrionis, a Cagliari. La scritta è stata fatta ieri sera con della vernice spray nera, ricoprendo anche la targa della polizia. Una frase ingiuriosa, probabilmente legata all’attività di controllo in cui è impegnata la Questura per frenare la diffusione del coronavirus.

 

https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2020/04/13/coronavirus-frasi-contro-polizia-su-muri-commissariato_42ced3d1-96b9-4b00-90f9-3481d5a91033.html

Milano – Dopo lo sgombero di una casa occupata 40 persone contro i poliziotti

Milano, Verso le 17.30 del 14 aprile, sotto il palazzo dove era appena stato effettuato uno sgombero si sono radunate circa quaranta persone. I manifestanti hanno cominciato a protestare e minacciare i poliziotti, tanto che in via Ricciarelli sono dovute intervenuti oltre dieci Volanti e una camionetta dell’Esercito. Sul posto anche gli agenti della Digos per identificare i presenti.

https://www.milanotoday.it/cronaca/sgombero-via-ricciarelli-polizia.html

Catania – Pietre dai balconi contro la polizia

Tra i tanti controlli di questi giorni a Catania spicca quello effettuato in viale Grimaldi 18, a Librino, dove gli agenti hanno notato un’auto il cui conducente, il 39enne pluripregiudicato T. G. L., si trovava a bordo con la figlia minore e la moglie, e guidava senza essere titolare di patente di guida per non averla mai conseguita e con il mezzo privo di copertura assicurativa.

Durante le fasi del controllo T. G. L. ha inveito ripetutamente nei confronti dei poliziotti con gravi minacce di morte e offese, perché il sequestro della macchina a suo dire sarebbe stato una “fangata da parte della polizia”.

Portato a bordo della volante, il pregiudicato ha provato con la forza fisica a uscire, urtando con lo sportello i poliziotti e dando calci all’auto. Anche la moglie e la figlia minorenne hanno insultato gli agenti. E molte persone residenti in viale Grimaldi, affacciate dai balconi, hanno contestato i poliziotti lanciando pietre al loro indirizzo e rivolgendo offese varie.

https://www.lasiciliaweb.it/2020/04/12/librino-rivolta-e-sassi-contro-la-polizia-questo-controllo-e-una-fangata/

Roma – Rivolta in centro accoglienza a Torre Maura: migranti danno fuoco a materassi

Secondo le prime ricostruzioni della polizia un gruppo di migranti avrebbe tentato di uscire dal centro, e di fronte al divieto imposto dagli operatori sociali che gestiscono la struttura avrebbero bruciato alcuni materassi e infranto i vetri delle finestre al terzo piano. Un migrante è rimasto ferito alla gamba da una scheggia di vetroed è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Vannini.

https://roma.repubblica.it/cronaca/2020/04/14/news/coronavirus_roma_fiamme_in_centro_accoglienza_a_torre_maura_ci_sono_migranti_in_quarantena-254018082/?refresh_ce

Vicino Lione – Imboscata agli sbirri

A Rillieux-la-Pape, vicino Lione, un cassonetto è stato incendiato. All’arrivo della polizia tra le 15 e le 20 persone hanno iniziato a bersagliarli con lanci di oggetti. Nel frattempo barricate sono state erette utilizzando del materiale preso da un cantiere mentre diverse pensiline degli autobus venivano distrutte.

Non ci sono stati feriti, né arresti.