Bram (Aude) – Interruzione della fibra ottica

[Qui in francese, dal blog Attaque, a sua volta da La Dépêche]

Dallo scorso week-end [ndt: si riferisce al 21/22 marzo], diversi abitanti del centro cittadino sono rimasti senza telefono e senza internet.

E sostanzialmente tutti quelli che avevano appena concluso o cambiato il loro abbonamento, optando per la fibra ottica. È soprattutto la zona di viale de Gaulle, via de la Concorde e corso du Razès ad essere stata la più colpita. La rete della fibra era in corso d’opera, il SYADEN (Syndicat Audois d’Energies et du Numérique) [ndt: sindacato dell’energia e del digitale di Aude] ne è proprietario e ha richiesto ad un prestatore di intervenire per la riparazione. Arrivati sul posto, i tecnici hanno constatato che l’interruzione di corrente era stata causata, infatti, da più atti vandalici sui cavi, posati qualche settimana prima, che erano stati tagliati o strappati. L’intervento fu più lungo del previsto con danni relativamente importanti.

Venansault (Vandea) – Isolamento? Coprifuoco? No, vandalismo!

[Qui in francese dal blog Attaque, qui l’articolo di giornale citato come fonte]

Ndt: Mentre il morbo repressivo dilaga sempre più in ogni parte del mondo, costringendo migliaia di individui all’isolamento e a coprifuochi più o meno annunciati, c’è chi non accetta questo stato di cose. C’è chi vede nelle città, ora prigioni a cielo aperto, delle gabbie da distruggere e perciò, armat* di una certa dose di rabbia e di gioia, si dà alla distruzione di tutto ciò che fisicamente contribuisce all’oppressione.

[…] Dopo aver imbrattato la telecamera di videosorveglianza della residenza dei giovani Color’Ado, i vandali hanno ridotto in frantumi le vetrate dell’edificio. Dei tavoli da picnic, dei tombini e dei cartelloni sul percorso mountain-bike sono stati imbrattati.                                                                                                                              […] Il municipio ha fatto denuncia e la stima dei danni è in corso. “La gendarmeria ha degli indizi e sta effettuando dei controlli incrociati per dare un’identità ai volti visti nei video.” Secondo primi elementi, si potrebbe trattare di due giovani, probabilmente originari del comune.                                                                                                                                […] Inoltre, l’edile [ndt: si riferisce al sindaco] non ha esitato, a partire da lunedì 23 marzo, a mettere un coprifuoco sul suo comune, fra le 20 e le 6 del mattino, fino al 31 marzo. Una misura forte, come a La Roche-sur-Yon, che mirava a far rispettare l’isolamento ai più recalcitranti.                                                                                                                           Se non fosse che il prefetto ha messo il suo veto, dal 24 marzo, ed ha annullato il fermo totale. “La prefettura non è favorevole al fatto che degli enti territoriali prendano questo tipo di iniziative. Trovo che sia un peccato, ma ubbidisco alle decisioni prefettizie”, si è piegato il sindaco […].

Besançon – Incendio pre-isolamento

[Qui in francese dal blog Attaque, che a sua volta cita come fonte Indymedia Nantes]

Nelle prime ore del 11/03/2020 a Besançon, un’utilitaria del municipio è data alla fiamme in un parcheggio delle Vaîtes [ndt: quartiere nord-orientale della città che è stato ristrutturato per diventare un “eco-quartiere”].

Mentre si diffondeva il virus Corona in pieno periodo elettorale, preferiamo appiccare il fuoco ad una macchina dell’autorità della città, piuttosto che far visita uno-a ad un-a, ad ogni candidato-a al posto di sindaco-padrone.

Il fuoco è un mezzo adatto per arginare il virus dello Stato e dei suoi lacché.

AntiCorona

Santiago (Chile) – La solidarietà è il virus che il capitalismo teme

Un giorno di furti nelle catene di grande distribuzione per distribuire ai senzatetto. Materiale audiovisivo registrato nelle strade di Santiago, Cile, durante la quarantena ed il coprifuoco sotto il pretesto del virus Covid-19.

Background music: Golpebalabeso/Niña Debacle/Paniko. Recorded in Chauri Chaura Studio.

Tutte le misure sanitarie per evitare di danneggiare le persone nelle strade in termini di igiene e virus sono state prese, ma l’uso di tute bianche rappresenta un gesto di ribellione e azione contro il potere qui nel territorio governato dallo Stato cileno. Molte scuole superiori resistono ed attaccano la polizia dalle loro scuole galera mentre indossano questi vestiti che la polizia odia e teme. Qui un video, per coloro che non lo sapevano, che da l’idea del contesto.

Lunga vita alla guerra violenta contro l’autorità e lo Stato!

Fintanto che ci sarà miseria ci sarà ribellione!

Prigionieri di guerra nelle strade!

https://325.nostate.net/2020/03/28/santiago-chile-solidarity-is-the-virus-that-capitalism-fears/

Berlino – La catastrofe si chiama capitalismo, ed è la regola – Un comunicato (e un appello)

Noi occuperemo…

…finché non dovremo più farlo”, scrivevamo. Abbiamo spesso occupato case a Berlino, molte sono state di nuovo sgomberate. Ma ora la situazione è diversa. In tempi di “crisi”, questa frase può trasformarsi in un appello: “Unitevi a noi, facciamo in modo che succeda ovunque!”

Il COVID-19 si sta diffondendo in sempre più aree del mondo evidenziando che il cosiddetto stato di catastrofe è la regola. Perché laddove gli stati costringono paternalisticamente e rigorosamente a “rimanere a casa”, non tutti ne hanno una. Come se non bastasse, lo stesso stato ha aumentato il numero dei senzatetto sfrattandoli, sta chiudendo tutti i dormitori e anche le mense dove i senzatetto potevano racimolare quantomeno un tozzo di pane, dell’acqua, del sapone. Ma, sempre lo stato, con il suo moralismo contraddittorio, ci esorta patriarcalmente a fare “attenzione all’igiene”

Anche “evitare il contatto sociale” è ciò che i governi ci chiedono di fare. Ma dove dovrebbero rincasare i rifugiati quando sono ammassati nei campi di deportazione e nelle prigioni che si trovano nelle frontiere esterne dell’Europa e nelle periferie in Germania? Oltre a togliere loro ogni diritto umano – come l’asilo, la libertà di movimento e di alloggio – sono stati anche privati della possibilità di una protezione efficace contro il COVID-19. La catastrofe in questo paese è che nemmeno le ultime macerie che restano di questo sistema sanitario sono accessibili a tutti. È una farsa sociale il fatto che i medici, i paramedici e gli infermieri che hanno dichiarato questo stato di emergenza molto prima della pandemia da COVID-19 siano stati ignorati. E per questo motivo meritano tutta la nostra solidarietà. Presto dovranno decidere, come in Italia, chi può vivere e chi deve morire. Questo di per sé è catastrofico. La catastrofe si chiama capitalismo. Ed è la regola. Da giorni affittuari, associazioni sociali e i partiti socialdemocratici chiedono la confisca delle case di vacanza e dei posti liberi per metterli a disposizione dei senzatetto e dei richiedenti asilo. Mentre ambiguamente i governi dichiarano che rimanere a casa e isolarsi è la protezione più efficace contro il coronavirus, la città di Berlino ha creato 350 posti in un ostello della gioventù e un impianto di raffreddamento. Spacciare questa mossa per solidarietà è puro cinismo. Nella situazione attuale, la confisca degli alloggi è un dovere sociale. Ecco perché occuperemo.

Unisciti a noi!

Saluti da Berlino a tutti coloro che stanno lottando!

Palermo – L’esproprio diffuso, l’inneggio alla rivolta

Ieri a Palermo una ventina di persone hanno tentato di espropriare una lidl cercando di uscire con i carrelli. I dipendenti della catena, da bravi servi dell’azienda hanno prontamente chiamato gli sbirri per impedire che una manciata di merce uscisse senza essere pagata.

Sembra però che la pratica dell’esproprio a Palermo si stia diffondendo, sempre più persone pretendono di uscire dai supermercati senza pagare. Per limitare la pratica davanti a certi centri commerciali saranno presenti presidi delle guardie.

Intanto sui social iniziano a nascere gruppi che inneggiano alla rivolta.

Riuscirà lo stato a contenere la rabbia che sta covando?

Si salveranno le lidl?

Nembro – Scritta sul municipio

Nella notte qualche esasperato per la situazione attuale ha scritto sulla facciata del municipio di Nembro, lamentando il fatto che, al solito, ricchi e potenti accedono prima a cure e diagnosi. Non auspichiamo il tampone per tutti, né una riforma della sanità, ma l’azione spontanea e diffusa sì.
La scritta:
“Politici (Cancelli) e calciatori vi siete [fatti] fare i tamponi. Quindi i nostri padri, zii e nonni sono coglioni?!”

Umeå (Svezia) – Finestre in frantumi alla scuola di polizia ed all’azienda ecocida

Il Coronavirus sta spazzando il mondo. Il bilancio delle vittime è in aumento e l’economia capitalista sta vedendo nuovi minimi ogni giorno. Gli apparati dello stato nazionale stanno usando misure bellicose per combattere la pandemia. Chiusura delle frontiere, coprifuoco, quarantena, lavoro forzato, le uniche persone ammesse nelle strade sono poliziotti. È il sogno erotico dell’apparato statale che diventa realtà. Per noi anarchici è il peggior incubo che si trasforma in realtà. Quello che vediamo è uno scorcio del futuro. Se ci sarà mai un giorno in cui la civiltà cadrà in rovina, sembrerà un po’ a questo.

Non ci saranno limiti alle misure che gli apparati statali useranno per ottenere il controllo. E in questo gioco, chi sarà sacrificato? Saranno i lavoratori precari, i migranti, le donne associate … gli altri.

Il coronavirus è l’ultima arma della nostra Terra contro gli umani (le versioni precedenti erano l’influenza spagnola e l’AIDS). Questa pandemia è una forma di controllo della popolazione, una reazione e una vendetta per tutti gli animali selvatici, le piante e gli habitat che gli umani hanno ridotto in schiavitù, annientato e distrutto. Il coronavirus trasforma i civili che pensavano di essere immortali in semplici mortali. Ciò a cui tutto si riduce è uno spettacolo di potere. Se gli umani hanno mai pensato di avere una sorta di controllo, il coronavirus mostra chiaramente di che illusione si tratti. Gli umani e la civiltà non hanno alcun controllo, non importa quanto provino ad annientare il Selvaggio e il Libero. Se il nostro pianeta decide che il nostro momento di dominio è finito, in un istante, proprio in questo modo: le persone sembrano pallide, alcuni starnuti, alcuni colpi di tosse, alcune morti … silenzio …

Quindi, per celebrare questa mortalità e la perdita di controllo, lo scorso fine settimana abbiamo deciso di prendere alcuni martelli e vernice spray e fare un’escursione nella notte illuminata dalla luna nella città svedese settentrionale del cosiddetto Umeå. Presto arrivammo all’ufficio dell’ecocida SCA (una società che cancella le ultime foreste secolari e le trasforma in carta igienica) e il culto accademico ecocida SLU – Università svedese di agricoltura. Immediatamente abbiamo iniziato ad abbellire le loro pareti con messaggi selvaggi. HÖR CORONAVIRUSETS BUDSKAP – EKOMÖRDARE UT UR SKOGEN (ASCOLTA IL MESSAGGIO DEL CORONAVIRUS – ECOCIDI FUORI DELLA FORESTA). Abbiamo anche migliorato la climatizzazione dell’edificio rompendo alcune finestre.

Abbiamo continuato la nostra escursione e non molto lontano ci siamo imbattuti nella scuola per gli sbirri. Le pareti sembravano molto vuote, quindi le abbiamo riempite di messaggi incoraggianti per i futuri poliziotti: HELA SAPMI HATAR SNUTEN (TUTTO IL SAPMI * HATES COPS) e il classico ALL COPS ARE TARGETS. Abbiamo aiutato l’edificio a far uscire il cattivo odore dei poliziotti rompendo alcune finestre. Speriamo che gli studenti della polizia ricevano il messaggio e realizzino il loro errore e abbandonino la loro scuola prima che sia troppo tardi. Prima che diventino i nostri obiettivi.

Sebbene stessimo indugiando nell’area per circa un’ora (contro una migliore scelta e la cultura della sicurezza) non c’erano ancora segni della sicurezza o di poliziotti. Questo dice chiaramente quanto poco controllo hanno le persone del controllo. Almeno in questa parte del mondo.

Questo ha posto fine al nostro tour hike e smash. Che notte gioiosa sotto le stelle e la mezza luna. Lascia che ogni notte sia piena di gioia per la distruzione. In questo momento è sempre il momento migliore per un attacco.

La SCA / SLU è stata attaccata in solidarietà con tutti gli animali selvatici, le piante e i luoghi che gli umani hanno ridotto in schiavitù, distrutto e spazzato via.

La scuola di polizia è stata attaccata in solidarietà con tutte le donne associate. Per una marcia anti-sessista, anti-transfobica e anti-patriarcale.

Cellula dei Nichilisti che sperano nella fine della civiltà, FAI / ELF

* Sapmi è la terra dei Samis, una delle ultime popolazioni indigene della cosiddetta Europa. La loro terra è colonizzata dagli stati norvegese, svedese, finlandese e russo.

Testo originale

Sassonia (Germania) – Doppio attacco incendiario contro aziende che costruiscono prigioni

Un uovo di Pasqua precoce nel giorno dei prigionieri politici

Come uovo di Pasqua precoce, rivendichiamo la responsabilità degli incendi nella notte del 18.03.2020 presso due compagnie coinvolte nella costruzione della nuova prigione di Zwickau-Marienthal. [1]

Oggi è l’anniversario della Giornata internazionale dei prigionieri politici. Questo giorno è stato proclamato per ricordare i tanti compagni di combattimento e compagni d’armi che sono nei sotterranei delle prigioni di tutto il mondo. La data si basa sul giorno nel quale fu proclamata la Comune di Parigi nel 1871. Per molte persone, la Comune di Parigi era ed è ancora un punto di riferimento per gli sforzi rivoluzionari per la giustizia sociale e la libertà politica. L’abbattimento della Comune, il massacro di migliaia di Comunardi e la deportazione di centinaia di loro nelle colonie penali, dove morirono di morte lenta, avevano lo scopo di mostrare a tutti i rivoluzionari nel mondo cosa un governo borghese è pronto a fare quando vede il suo potere minacciato.

Ancora oggi migliaia di rivoluzionari sono seduti nelle carceri di questo mondo. La lotta di emancipazione continua dalla Comune, e i suoi figli sono arrivati ​​e stanno ancora finendo nelle maglie della repressione. C’è sempre stata una lotta per la liberazione e il sostegno dei prigionieri. Una critica fondamentale al dominio è stata collegata a una critica del sistema carcerario ed alla moralità della punizione. La richiesta di liberazione dei prigionieri si trasformava spesso in una richiesta di abolizione delle prigioni e di superare completamente il principio della punizione.

Così, nel corso della rivolta del ’68, dopo che molti attivisti furono imprigionati, si formò un forte movimento di solidarietà. La questione della prigione ha anche portato a una critica generale del sistema penale. Tuttavia, c’erano diversi approcci alla questione e la differenziazione tra prigionieri politici e sociali. Le differenze sono state anche articolate nelle richieste dei guerriglieri urbani incarcerati e nel lavoro di supporto dall’esterno. Alcuni si sono concentrati su un trattamento speciale dei prigionieri politici e altri hanno preferito presentare richieste importanti per tutti i detenuti. C’erano alcuni prigionieri sociali che hanno mostrato solidarietà con i rivoluzionari e hanno anche fatto lo sciopero della fame. Tutto ciò ha avuto luogo in un periodo molto politicizzato, ma si può anche supporre che i prigionieri politici e le loro lotte abbiano ridato forza ai prigionieri sociali in ribellione. Le lotte dei prigionieri, in collaborazione con gruppi di supporto esterni, hanno ricevuto una diffusa attenzione sociale e in alcuni casi persino risonanza. Il primo codice penale del 1977 non sarebbe esistito senza questa resistenza.

Inevitabilmente, il nostro percorso non ci condurrà oltre al punto in cui i cari vengono mandati in prigione. Con l’aumentare dello scontro nella guerra sociale, aumenterà anche il numero di prigionieri. Da un lato, perché la volontà della popolazione di correre dei rischi aumenterà, dall’altro lato, perché gli organi di repressione intensificheranno il loro lavoro, sia in termini di qualità che di quantità. Un movimento rivoluzionario non può quindi evitare di affrontare la questione della prigione.

Dovremmo vedere la prigione come un campo di lotta sociale, dove possiamo intervenire politicamente. Può darci l’opportunità di incontrare ancora più compagni in armi che (anche loro) non hanno avuto il privilegio di crescere in condizioni stabili e quindi sono caduti nelle grinfie dello stato. Soprattutto le classi subproletarie inferiori, gli emarginati, i precari, sono colpiti dalla prigione. Includono i lavoratori a basso reddito, i disoccupati, i migranti, i clandestini, i giovani e i tossicodipendenti, solo per citarne alcuni. Le persone che hanno pescato le peggiori carta sotto il capitalismo non sono nate ricche e quindi hanno qualcosa da ridire riguardo alla situazione attuale. Probabilmente tutta la loro vita è stata una lotta – incoraggiamoli a continuare a combattere al nostro fianco. Contro il sistema che li ha resi prima poveri e poi “criminali”.

In questo momento, ci sono rivolte nelle carceri in molti paesi in tutto il mondo.
Le enormi restrizioni lì, dovute alla Pandemia di Coronavirus, hanno portato a rivolte in Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Brasile. In Brasile, 1350 prigionieri sono fuggiti da tre diverse prigioni. In Italia, oltre 50 persone sono riuscite a superare le mura di Foggia. Finora alcuni di loro sono stati in grado di resistere ai tentativi dello stato di essere rintracciati. Nel corso di questa crisi, le persone in carcere sono state private delle ultime concessioni dello Stato. Quali la possibilità di essere visitata da parenti e amici o di essere fuori per alcune ore durante il giorno e di interagire con altri prigionieri. Anche l’offerta di cibo crolla a causa delle enormi restrizioni e l’assistenza medica è desolante o inesistente. La repressione che seguì i disordini ha già causato diverse morti. Undici persone sono morte nelle rivolte in Italia. La possibilità di informarsi è difficile, poiché è sempre stata una strategia dello stato rendere invisibili le rivolte. Si è diffusa la notizia che alcuni si erano suicidati. Queste notizie non possono essere attendibili, ovviamente. La metodologia di mascherare un omicidio come suicidio in carcere è stata una strategia popolare delle autorità repressive per liquidare individui resistenti dall’attenzione di un pubblico, non solo da ieri.

Anche in Germania le condizioni carcerarie sono state limitate alcuni giorni fa; in molti stati federali, le opportunità di visita sono state radicalmente ridotte e servizi come la terapia sono stati sospesi. La situazione continuerà a peggiorare.

È quindi tanto più importante non dimenticare i membri più isolati della società. Le necessità di base dell’interazione umana non devono essere ulteriormente limitate. In tempi di crisi, i precari sono sempre colpiti più duramente. Soprattutto nella situazione attuale, sono quelli che non hanno quasi alcuna possibilità di ricevere un’adeguata assistenza sanitaria e sono anche quelli che saranno colpiti più duramente dalle imminenti leggi di emergenza.

Sosteniamo i prigionieri e sfruttiamo le nostre possibilità al di fuori delle mura per dare maggiore visibilità alle loro lotte!

Contro una vita ingiusta e per la libertà! Apri la tua mente all’insurrezione!

Salutiamo i 3 della panchina del parco, che sono attualmente in un maxi-processo. Siamo anche felici di sapere che Peter Krauth è tornato in libertà e non sarà estradato alla FRG – Saluti all’assolato Venezuela ed ai tre dal comitato.

[1] A Bad Lausick, Elektro Lehmann e a Treuen, Scholz GmbH

Testo originale